Stefania Donaera vince il Premio Villanova Monteleone 2014
Il filmato "Ribelle e ostinata" documenta la storia una donna del Bangladesh sfregiata con l’acido muriatico
È stato definito un Festival già adulto nonostante sia solo alla seconda edizione, considerato il livello straordinario delle opere e la ricchezza del programma. Ma il successo del Premio Villanova Monteleone 2014 è stato confermato soprattutto dalla presenza di pubblico: quello delle grandi occasioni per tutti i tre giorni della kermesse.
Alla fine ha vinto «Ribelle e ostinata» di Stefania Donaera, autrice cagliaritana trapiantata a Roma, sempre in giro per il mondo a realizzare progetti di sviluppo con l’Ong internazionale «Action Aid». Proprio grazie al suo lavoro, la regista 47enne ha potuto conoscere la storia di Nadia, una donna del Bangladesh sfregiata con l’acido muriatico da un uomo che pretendeva di fidanzarsi con lei. È una storia di coraggio, quella di chi ha subito diverse operazioni di ricostruzione, ma alla fine ha superato il senso di vergogna ed è uscita dal suo nascondiglio per aiutare altre donne vittime dello stesso dramma.
Impegnata in un altro progetto all’estero, Stefania Donaera non ha potuto presenziare alla cerimonia, ma ha inviato un video di ringraziamento nel quale ha trattenuto a stento la commozione.
Sono due le menzioni speciali assegnate. La prima è andata a «Lucciole per lanterne» di Stefano e Mario Martone, un reportage sulla privatizzazione delle risorse idriche in Cile da parte di Pinochet. La seconda a «Dal profondo» di Valentina Pedicini, un filmato che illustra le difficoltà della vita in miniera. Il premio è stato ritirato dalla protagonista Patrizia Saias, unica minatrice donna in Sardegna.
La serata è stata presentata da Ambra Pintore in compagnia del direttore artistico Carlo Dessì, con gli interventi del sindaco Quirico Meloni e dell’assessore alla Cultura Gianni Sogos. La premiazione è stata preceduta dalle emozionanti melodie del Coro polifonico de Iddanoa Monteleone. Un vivace tocco di colore: i bellissimi costumi tradizionali.
Il finale ha suggellato l’ottima riuscita di un’intera manifestazione. Dall’interessante dibattito tra Guido Melis e Romano Cannas sul raffronto tra la Sardegna di ieri e quella di oggi, alle testimonianze commoventi dell’alluvione dello scorso anno che hanno accompagnato le immagini di «#18undici», con i giornalisti Tonino Oppes, Nicola Pinna, Paolo Mastino, Davide Mosca e Caterina Cossu. E ancora le esibizioni musicale del Coro Duennas e della Vilsait band.
Il Festival del documentario è organizzato dal Comune di Villanova Monteleone in collaborazione con il Cineclub Sassari Fedic come sezione documentaristica del Sardinia Film Festival, ed è inserito nei progetti di Marketing territoriale della Regione Sardegna.