Stintino, il 23 dicembre il Concerto di Natale

Le musiche e le canzoni tradizionali natalizie protagoniste del concerto in programma venerdì 23 dicembre, alle ore 19, nella struttura polivalente di via Frecce Tricolori.

Saranno le musiche e le canzoni tradizionali natalizie le protagoniste del concerto in programma venerdì 23 dicembre, alle ore 19, nella struttura polivalente di via Frecce Tricolori. A interpretarle, in occasione della nona edizione del “Concerto di Natale” saranno i giovani della “Lolek vocal ensemble”, diretti da Barbara Agnello, e l’orchestra jazz del Liceo Azuni di Sassari, diretta Dante Casu e Roberto Mura. Il concerto di Natale è una manifestazione voluta dall’amministrazione comunale come occasione per accrescere i legami della comunità stintinese e richiama un pubblico numerosissimo, anche dalle città vicine. L’evento è organizzato dall’amministrazione comunale, con l’assessorato Cultura e Spettacoli, in collaborazione con l’associazione musicale-culturale-teatrale “LABohème”, il Rockhaus blu studio e Alberto Erre.

Tante le canzoni in programma, con ben tre spiritual, Old time religion, Walk toghether children e Go down Moses che impegneranno cantanti e musicisti. Non mancheranno la tradizionale Silent Night che aprirà l’esibizione della Lolek vocal ensemble, quindi ancora Jingle bells, Carol of the bells, The first Noel, Greensleaves e Didn’t my Lord deliver Daniel. L’orchestra jazz dei ragazzi del Liceo Azuni aprirà con il tradizionale Oh Christmas tree, quindi ecco Santa Claus is coming to town, The twelve days of Christmas, Have yorself a Merry little Christmas, Carol of the bells, Funky ol’ Saint Nick, A chilil pepper Christmas e Oh Holy night.

Il concerto si inserisce all’interno del ricco calendario delle manifestazioni natalizie che trova il suo clou nel suggestivo presepe che, quest’anno Comune e associazione “Il tempo della memoria”, hanno allestito lungo tutto il porto Minori. Oltre cento statue, tra le quali le nuove sculture che raffigurano le maschere del carnevale isolano, che compongono una rappresentazione che, nel tempo, ha fatto diventare Stintino una vera e propria “Betlemme d’Europa”. Al suo interno la ricostruzione della natività da una parte e scene di vita dall’altra che ripropongono anche momenti di lavoro tipici dei mestieri stintinesi e della Sardegna, oltre che di diversi paesi del Vecchio Continente, come la Grecia, la Romania, la Serbia che hanno donato statue rappresentative della loro cultura.

20 Dicembre 2016