A Stintino un convegno per il centenario della Grande Guerra

La Sardegna, non toccata direttamente dal conflitto, ospitò però uno tra gli episodi più tristi di quella fase storica

La Grande Guerra ha segnato la storia dell’Europa e del mondo. I costi umani e materiali sconvolsero la fisionomia del continente europeo interessando tutti i popoli. La Sardegna, non toccata direttamente dal conflitto, ospitò però uno tra gli episodi più tristi di quella fase storica. Una vicenda che è ancora poco nota a molti e che si svolse sull’isola dell’Asinara. Vuole ricordare questo il convegno “Commemorazioni di pace: i profughi serbi e i prigionieri austroungarici nell’isola dell’Asinara”, in programma venerdì 11 luglio alle 9,30, nella sala consiliare del Comune di Stintino. Un incontro che tra studi, ricerche e dibattiti, prevede una visita sull’Asinara e un concerto del Conservatorio di musica “Luigi Canepa”.

L’appuntamento si inserisce nell’ambito delle commemorazioni di pace per il centenario della Grande Guerra ed è stato organizzato dal Comune di Stintino, capofila dell’iniziativa, dal Comune di Porto Torres, dal Parco nazionale dell’Asinara, dall’Università di Sassari, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la collaborazione della Camera di commercio del Nord Sardegna e della Fondazione Banco di Sardegna.

Il convegno, al quale parteciperanno anche le autorità del governo di Belgrado e altre autorità e delegazioni italiane ed estere, consentirà la presentazione del progetto di studio e ricerca che durerà circa tre anni. L’obiettivo principale è quello di tramandare la memoria storica di uno dei più sanguinosi conflitti che hanno imperversato nel continente europeo negli ultimi secoli, oltre che far diventare l’Asinara e il Nord Ovest della Sardegna luogo di incontro tra popoli. La ricerca dovrà ridare voce e un volto agli uomini che, scampati alla morte nei campi di battaglia, rimasero marchiati per sempre dal conflitto.

Saranno presentati quindi una serie di progetti, a partire da quello per una ricerca storica a cura del Dipartimento di Scienze politiche, Scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione dell’Università di Sassari che sarà affiancata dall’Università di Belgrado. Quindi quello di una ricerca bioarcheologica che vedrà impegnato il Dipartimento di Scienze biologiche dell’Università di Sassari. Sarà la volta del progetto di lavoro che porterà, a giugno 2015, al Convegno della pace tra i popoli e unFestival della pace 2015, con la formazione di una ensemble di musicisti delle etnie presenti sull’Asinara in quel periodo storico. A seguire i progetti di una mostra itinerante con documenti, foto e filmati, ilpresepe delle etnie con statue lignee a grandezza naturale, un campus giovani che, con il sostegno dei governi coinvolti, ha l’obiettivo di ospitare gruppi di giovani delle varie etnie per il recupero dei luoghi della memoria. Chiuderà il progetto divulgativo che prevede la realizzazione di un sito web, un documentario e la pubblicazione delle ricerche storiche e biomediche.

Il convegno si concluderà alle ore 13 con un dibattito sulle prospettive future e la realizzazione di un parco d’Europa che abbia il patrocinio dell’Unesco. Dalle 19 trasferimento all’Asinara per il concerto, in due parti, del Conservatorio Canepa “Uccidersi senza conoscersi”. La prima parte, “Histoire du soldat” sulle musiche di Igor Stravinskij, con direttore Andrea Ivaldi, adattamento e voce recitante Sante Maurizi. La seconda parte con una azione-ascolto, prima assoluta, “Contra guerra sonos, con la direzione di Gabriele Verdinelli, allestimento scenico di Antonello Fresu regia di Sante Maurizi.

Si tratta di una produzione del conservatorio sassarese, di Cinearena nell’ambito dei Festival “Suona Francese-Suona Italiano” e “Pensieri e Parole” per le “Commemorazioni di pace” che sarà replicata il 12 luglio alle 20,30 in conservatorio a Sassari.

6 Luglio 2014