Stop al doppio stipendio anche ai viceministri-parlamentari

Le commissioni Lavoro e Finanze della Camera dei Deputati hanno approvato tre emendamenti identici – proposti da Movimento 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia – che estendono ai viceministri già parlamentari lo stop al doppio stipendio. Il provvedimento era già stato adottato qualche settimana fa dal consiglio dei ministri per quanto riguardava i titolari di dicasteri già deputati o senatori.

Il provvedimento era stato promesso da Enrico Letta appena insediato e mirava a dare un segnale di sobrietà agli italiani, sempre più in difficoltà a causa della crisi economica. Per il bilancio dello Stato il risparmio previsto – considerando il taglio ai soli ministri – sarebbe stato di 600.000 euro circa nella seconda metà del 2013, poco più di 1.200.000 euro all’anno dal 2014. “Non sarebbe stata sufficiente una semplice rinuncia momentanea – spiegò Letta -. E’ un intervento strutturale che riguarda anche il futuro. Il parlamentare che svolge la funzione di ministro deve sapere che gli basta lo stipendio da parlamentare. Non ha senso un doppio stipendio. Il governo vuole dare un messaggio molto forte”.

Con il varo del provvedimento anche per i vice-ministri il risparmio per le casse dello Stato si fa più sostanzioso, anche se è importante sottolineare che provvedimenti come questi – aventi un forte carattere simbolico – non sono sufficienti a risolvere la drammatica situazione economica in cui versa l’Italia.

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13 Giugno 2013