“Strade area della bonifica, ecco come stanno le cose”

Intervento di Stefano Lubrano (Patto Civico), Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras (Noi con l'Italia)

“Uno degli aspetti su cui abbiamo sempre voluto richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica è la correttezza della comunicazione da parte dell’amministrazione comunale di Alghero. In tante occasioni abbiamo segnalato modalità e contenuti totalmente fuorvianti la realtà, dalla cacciata di Ryanair alla vendita della Sogeaal, dalle motivazioni del Piano di Valorizzazione all’adozione del PAI. In altri casi abbiamo voluto sottolineare il comportamento scorretto e per niente trasparente di Bruno & Co. per non dire esattamente come stavano le cose. Questo è il caso di una delibera di prossima adozione del consiglio comunale con la quale il Comune di Alghero si farà carico di tutto il sistema viario dell’area della bonifica oggi di proprietà della Regione; parliamo di circa 200 km tra vie principali e secondarie”. Lo scrivono in una nota Stefano Lubrano (Patto Civico) e Maria Grazia Salaris ed  Emiliano Piras (Noi con l’Italia).

“Fino a oggi il contendere con la Regione – si legge – era dato dalla disponibilità di quest’ultima a erogare al Comune, contestualmente alla cessione delle strade, un congruo finanziamento per interventi di manutenzione straordinaria sulle strade stesse. Asfalti, incroci, fossi, segnaletica verticale e orizzontale, sfalcio vegetazione e quant’altro sono azioni che da anni la Regione non adotta. Sappiamo che un consigliere regionale di maggioranza ha presentato un emendamento alla finanziaria regionale per avere una minima dotazione iniziale di fondi per intervenire sulle strade. Qualora la Regione riconoscesse importi rilevanti in tal senso sarebbe davvero una buona notizia per l’area di bonifica. Temiamo che non sarà così”.

“Ed è questo – proseguono – il punto che riteniamo debba essere chiarito. In delibera è infatti riportata in chiusura una dicitura, il cui effetto abbiamo purtroppo imparato a conoscere, quello della “brutta sorpresa”. Viene infatti scritto che tali strade saranno poi assimilabili a strade vicinali o consortili. Una frase buttata lì così che nasconde, per i più distratti, un ulteriore carico economico sulle spalle degli abitanti della bonifica. In sostanza il Comune diventerà proprietario delle strade della bonifica e siccome costerà una marea di soldi intervenire per manutenzioni straordinarie e ordinarie scaricherà, con il sistema della costituzione dei consorzi stradali, il 50% dei costi sui cittadini e sulle imprese in esso operanti. Sono scelte politiche legittime, vorremmo che fossero anche trasparenti e ben raccontate agli abitanti della zona della bonifica, affinché si sappia la verità delle cose e non si senta solo la musica delle fanfare” – concludono Lubrano, Salaris e Piras .

29 Novembre 2018