Che succede nelle borgate della Bonifica ?

L'opinione di Tonina Desogos, Presidente Comitato Borgata Maristella

Che succede nelle borgate della Bonifica ? Succede che alcuni estemporanei gruppi di lavoro, che peraltro non si è ancora ben capito a quale tipologia o settore di lavoro si riferiscano continuano a sciorinare numeri e dati relativi alle ipotetiche aziende agricole interessate dagli altrettanto ipotetici vincoli derivanti dal Pai, la cui presa d’atto, (presa d’atto e non bocciatura o approvazione), è stata fatta, tempo fa, dall’amministrazione comunale di Alghero. Visto che ci si esprime pubblicamente, per onestà intellettuale, andrebbe quantomeno fatta chiarezza se lo si fa a titolo personale o in qualità di rappresentante di Comitati, associazioni i cui componenti siano stati regolarmente eletti. Perché uno dei problemi è sempre chi rappresenta chi ? Sia chiaro è legittimo anche rappresentare solo se stessi, basta dirlo. Altrimenti si rischia di fare confusione o peggio di danneggiare pesantemente gli abitanti delle borgate che in tal caso, loro sì che avrebbero tutte le ragioni, in quanto parte lesa, di intraprendere iniziative contro chi ancora sembra insistere, con complicità più o meno velate da parte delle tifoserie politiche, a voler fare melina con l’intento di ritardare l’iter del Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica.

Giusto per fare un esempio, la scrivente, in qualità di Presidente del Comitato di Borgata di Maristella, Comitato eletto in libere e democratiche elezioni tenutesi tra gli abitanti di Maristella, può legittimamente affermare – che i proprietari dei 62 poderi storici della borgata di Maristella non hanno aderito a nessuna delle azioni intraprese da tali gruppi lavoro,  che gli abitanti di Maristella sono maturi e consapevoli al punto che scelgono da chi essere rappresentati e lo fanno ormai da più di 30 anni in elezioni libere e democratiche e non in riunioni tra pochi intimi, che gli abitanti di Maristella auspicano, quanto prima, l’uscita dall’immobilismo che attanaglia e danneggia lo sviluppo della Borgata in campo agricolo, turistico e dei servizi usufruibili da abitanti e ospiti. Tra l’altro spesso a supporto della teoria relativa al danno derivante dai vincoli Pai per il territorio nei dintorni di canale Urune si tirano in ballo le Aziende Certificate con il marchio Parco di Porto Conte, non sapendo o forse ignorandolo di proposito che la quasi totalità delle aziende a marchio parco hanno la loro ubicazione/sede al di fuori dei terreni eventualmente oggetto di tali vincoli.

Analogo discorso per quanto riguarda i soci della più grande realtà produttiva che è la Cantina di Santa Maria la Palma,  a meno che non si voglia sostenere, mentendo spudoratamente, che la quasi totalità dei vigneti trovasi in zona interessata dai vincoli Pai? Come del resto per le partite Iva il cui numero parrebbe, secondo questi fantomatici gruppi di lavoro, concentrato unicamente in quel territorio. Eppure basterebbe un semplice esame della famosa e tanto visualizzata carta del Pai per capire che la zona bianca, non soggetta a vincoli Pai, è la quasi totalità del territorio della Bonifica Storica Algherese, territorio che per la melina politica o per la melina non politica si vede privato del diritto di accesso ai fondi PSR per strutturare le proprie aziende e renderle competitive al pari delle restanti aziende della Regione Sardegna.

Chi sta tutelando oggi gli interessi di questa quasi totalità del territorio? Chi risarcirà gli imprenditori agricoli di questa quasi totalità di territorio per i ritardi? Per chiarire ulteriormente i vincoli derivanti dal Pai, come ampiamente dichiarato dal tecnico che lo ha redatto e da Sindaco e Assessore competente verranno attenuati con le opere di mitigazione dei rischi e i terreni interessati, peraltro sono già di fatto classificati dal Piano di Conservazione e Valorizzazione della Bonifica come zone E ovvero agricole. Per quanto anzi detto, appare ormai chiaro che, Maristella e anche la quasi totalità delle aziende agricole operanti nel territorio della Bonifica Storica di Alghero ne hanno veramente, per usare un quasi francesismo, le saccocce piene di aspettare che la situazione venga finalmente sbloccata. 

Tonina Desogos, 1 Marzo 2018