Suolo pubblico, nuovi criteri per la concessione
Regolamentazione per singole piazze, proporzionalità, freno alle concessioni sulla strada, favorite le attività che aprono tutto l'anno
Regolamentazione delle singole piazze del Centro Storico, stabilendo a seconda delle caratteristiche di ciascuna di esse, il suolo pubblico concedibile e la sua localizzazione fissa, così che la situazione non possa modificarsi di anno in anno; rimodulazione del criterio di proporzionalità fra superficie interna e suolo concedibile, anche in funzione della stagionalità dell’attività; inclusione ai fini del calcolo della superficie concedibile anche di quella eventualmente concessa per ecobox; limitazione delle concessioni sulla carreggiata stradale. Sono alcune dei nuovi criteri che ispirano le linee di indirizzo per il nuovo regolamento per la concessione del suolo pubblico alle attività di somministrazione di alimenti e bevande, strumento separato rispetto al Piano del Commercio, al quale dovrà comunque coordinarsi. Le nuove linee guida sono state approvate dalla Giunta su proposta dell’Assessore al Demanio Giovanna Caria, nell’ambito di un opportuno riordino delle regole.
Il regolamento avrà inoltre la funzione di individuare, nel coordinamento con il Piano del Commercio, le tipologie di attività alle quali può essere concesso il suolo pubblico, anche ai fini di attribuire ad ogni tipologia un coefficiente di calcolo per la determinazione della tariffa Tosap. “Concessioni Covid” a parte ( quelle che in deroga al vigente piano commerciale hanno aumentato gli spazi concedibili ), le nuove regole interverranno sulle situazioni venutesi a creare sulla disciplina di cui all’art. 11 dell’allegato 3b del Piano Commerciale, che ha portato ad evidenti saturazioni di specifiche strade o piazze o tratti di marciapiede o occupazione di segmenti di carreggiate stradali.
“L’occupazione del suolo pubblico dovrà avvenire secondo criteri caratterizzati dalla sostenibilità e dalla qualità urbana, in modo tale da non inficiare il concetto stesso di suolo pubblico – illustra così il provvedimento dell’esecutivo l’Assessore al demanio Giovanna Caria – in modo tale da contemperare le esigenze di viabilità e fruibilità dei luoghi pubblici con quelle di incremento dello sviluppo economico”. Previste anche, tra i criteri generali indicati, differenziazioni/aggiornamenti o rivisitazione delle tariffe Tosap, favorendo attività che restano aperte tutto l’anno, prevedendo una procedura di sgombero del suolo occupato nel caso in cui l’attività opti per chiusure plurisettimanali. E inoltre, differenziazione/aggiornamento o rivisitazione della zona centrale da quella periferica per la tariffa Tosap.