Surigheddu e Mamuntanas, ok della Giunta per affitto terreni occupati
«Un nuovo passo verso la valorizzazione del compendio» dichiara l´assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu. Critiche dal consigliere regionale Marco Tedde che parla di "passo avanti verso una pericolosa vendita al buio delle due aziende".
La Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru di concerto con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha autorizzato gli accordi transattivi con gli attuali occupanti delle aziende agricole di Surigheddu e Mamuntanas nel Comune di Alghero, per la concessione in affitto dei terreni della durata massima di 20 anni, al prezzo offerto dagli stessi agricoltori in sede di trattativa. Due le condizioni previste: il prezzo non può essere inferiore a quanto previsto dalla Regione per gli affitti di fondi rustici di proprietà regionale e la superficie massima assentibile non deve superare i 340 ettari. “Le ricadute positive di questa transazione – sottolinea l’assessore Erriu – sono evidenti, in quanto vanno ad incidere in maniera significativa sul percorso di valorizzazione dell’intero compendio avviato dalla Giunta sin dall’inizio della legislatura. Il procedimento di vendita consentirà inoltre di evitare il deprezzamento collegato alla parziale occupazione del compendio da parte di terzi e i conseguenti riflessi negativi sulla determinazione della base d’asta della gara pubblica”.
Critico il consigliere regionale Marco Tedde che parla di “passo avanti verso una pericolosa vendita al buio delle due aziende.Un atto propedeutico alla vendita all’asta al miglior offerente. La vendita verrà fatta mediante pubblico incanto, con le procedure previste dal codice di procedura civile per la vendita dei beni espropriati al migliore offerente. E’ una scelta inaccettabile, fatta calpestando l’intesa istituzionale sottoscritta nell’aprile del 2007 dalla Giunta Soru con l’amministrazione di centrodestra e il piano di sviluppo redatto da Laore del 2009. Sulla quale ci piacerebbe sentire la voce del sindaco di Alghero. Una vendita al buio –denuncia l’ex sindaco di Alghero- che serve solo a far cassa. Che è lontana da progetti di sviluppo in cui possono avere un ruolo le eccellenze del territorio. E’ una vendita che giocoforza ricorda quella del pacchetto di maggioranza della società di gestione dello scalo aeroportuale, fatta senza poter valutare uno straccio di piano di gestione, con le conseguenze che ormai tutti conosciamo in termini di perdita di passeggeri e di forza lavoro. Siamo sempre in attesa di una presa di posizione dei sindaci delle città guida del territorio, e ci piacerebbe sapere cosa ne pensa la Rete metropolitana di questa dismissione al buio” – conclude l’esponente di Forza Italia.
Il compendio di Surigheddu e Mamuntanas ha un’estensione complessiva di circa 1.200 ettari. Le aziende vennero acquisite nel 1986 dall’Ersat e inserite nei beni del patrimonio indisponibile della Regione (il cosiddetto Monte Pascoli). Successivamente furono trasferite al patrimonio disponibile della Regione e consegnate all’Assessorato degli Enti locali nel 2001. Le due aziende algheresi rappresentano una storica testimonianza del tessuto agropastorale della Nurra. Al netto delle esclusioni delle superfici utilizzate per finalità pubblicistiche, ovvero quelle date in concessione all’Università di Sassari e all’Istituto Zooprofilattico della Sardegna e quelle interessate dall’invaso di Surigheddu in gestione all’Ente Acque della Sardegna e, in parte, al Consorzio di Bonifica della Nurra, la superficie del compendio è di circa 1.113 ettari, oltre a 17.500 mq di fabbricati.