Taglio ai fondi Sla, Usala: «Non bevo, non mangio e non caricherò le batterie del respiratore»
Prosegue lo sciopero della fame e della sete direttamente dal presidio organizzato questa mattina di fronte all'assessorato della Sanità.
I malati di Sla, i disabili gravi e gli altri beneficiari dei progetti personalizzati della legge 162 del 1998 e del programma Ritornare a Casa proseguiranno lo sciopero della fame e della sete direttamente dal presidio organizzato questa mattina di fronte all’assessorato della Sanità, insieme a una cinquantina di associazioni di familiari e malati provenienti da tutta la Sardegna.
«Oggi arrivo al 100%: non bevo, non mangio e non caricherò le batterie del respiratore che ha un’autonomia di circa otto ore – ha detto Usala all’ANSA -. Chiediamo un impegno scritto dai tre dell’Ave Maria. L’emendamento annunciato ieri è positivo ma non mi fido».
La decisione è arrivata dopo il mancato impegno scritto sulle risorse, controfirmato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dagli assessori del Bilancio e della Sanità, Raffaele Paci e Luigi Arru, sul documento di cinque punti.