Tanto va la gatta al lardo…che ci scappa la bravata
Gli Algheresi hanno sempre dimostrato profondo rispetto ai caduti in guerra onorandone il ricordo nella ricorrenza della festa del 25 aprile. Nei precedenti anni la celebrazione della ‘Liberazione’ si celebrava in una clima di doveroso e semplice ricordo, spurio di atteggiamenti politici di fazioso livore. Un cambio di mentalità, di interpretazione nel suo significato politico, va riportata ad alcuni lustri addietro, quando la Banda Musicale Dalerci dovette cancellare dal repertorio bandistico il tradizionale pezzo di ‘Bella Ciao’. La cerimonia in onore dei caduti in guerra, da sempre e tuttora si conclude con la deposizione della corona floreale ai piedi del monumento in Piazza Porta Terra: una cerimonia ricca di encomiabile rispetto alla memoria dei valorosi militari caduti in guerra. Non è mancata una scaramuccia dialettica, a voce alta e commossa, tra qualche esponente politico facente parte della sfilata e un parente stretto di un miltare defunto: una diversità di vedute politiche meritorie di discussione in altra sede. La festività del 25 aprile va interpretata e vissuta in onore e rispetto ai defunti, da qualsiasi parte si fossero ritrovati schierati.
Restiamo fortemente convinti che il vergognoso raid notturno di stanotte, nel corso del quale sono stati cancellati alcuni nomi dalla lapide in memoria dei caduti nella seconda guerra mondiale che si trova sulla torre di Porta Terra, sia da attribuirsi ad un puro e semplice atto vandalico. Ai politici algheresi potremmo tentare di suggerire che di questi tempi sarebbe più opportuno operare concretamente, finalizzando gli sforzi per aggregare piuttosto che dividere.