Tassa soggiorno, Bruno risponde a Morandi: «Alghero modello virtuoso»
Dopo le dure parole dell'assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, che si era dichiarato contrario all'imposta di soggiorno (LEGGI), arriva la replica del sindaco di Alghero.
A seguito delle dure parole dell’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi, che si era dichiarato nettamente contrario all’imposta di soggiorno (LEGGI), arriva la replica del sindaco di Alghero, Mario Bruno, che sottolinea «gli ottimi risultati iniziali evidenziati dai dati sulle presenze ad Alghero» e rimarca «i progetti in corso per l’emersione del sommerso extralberghiero e la lotta all’abusivismo di settore».
«Lo avevano già evidenziato e richiesto un anno fa insieme alle associazioni di categoria – spiega il sindaco di Alghero -. Dalla piccola esperienza fatta ad Alghero smentisco che la tassa di soggiorno generi sommerso, al contrario: nei primi tre mesi dell’anno abbiamo raddoppiato le presenze o almeno quest’anno è “emerso” il doppio dei pernottamenti rispetto allo scorso anno. Abbiamo dato vita al sistema integrato dell’ospitalità che premia chi è in regola e sottoscritto un protocollo con la Guardia di Finanza. È una tassa di scopo, quando entreranno nelle nostre casse, a settembre, i proventi importanti li useremo interamente per il decoro urbano, visto che la Regione ha deciso di non finanziare più cantieri per il verde e lo Stato ci ha tagliato quasi due milioni ulteriori».
«Alghero può rappresentare un modello virtuoso per le politiche turistiche in cui viene applicata la tassa di soggiorno – prosegue Bruno -. Non è una vessazione, ma una forma di partecipazione alla cura della città: il contributo chiesto ai turisti servirà per rendere la città più gradevole, più vivibile, in un momento storico in cui diminuiscono drasticamente i trasferimenti ai Comuni e aumentano le difficoltà ad intervenire nelle manutenzioni. Emerge anche il sommerso, quindi: risultato che proprio la tassa di soggiorno ha favorito. Abbiamo lavorato, su proposta della classe imprenditoriale, a creare un quadro di iniziative fondamentali per accompagnate la tassa: controlli sull’abusivismo e sul sommerso e un insieme di norme innovative che costituiscono il Sistema Integrato dell’Ospitalità».
«L’obbiettivo – conclude – è contrastare l’abusivismo con uno sforzo comune che mira a facilitare, a render più conveniente il rispetto delle norme in materia. Le unità abitative non adibite ad abitazioni principali, infatti, se gestite in maniera trasparente, possono rappresentare una formidabile risorsa per la città a sostegno dell’intera filiera turistica. Il progetto del Sistema Integrato di Ospitalità, da articolare in più fasi operative in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, è finalizzato a sostenere gli operatori del comparto ricettivo cittadino, incentivare la conversione delle seconde case in ricettività classificata, con un’offerta unica e coordinata denominata».