Tedde: riflettori puntati sul Lido Novelli
Alla fine dello scorso anno i giornali titolavano “Per lo stabilimento balneare del Lido si annuncia, finalmente, una nuova vita” e ” Finalmente approvato il progetto di riqualificazione della struttura con il via libera definitivo oltre che del Comune, della Soprintendenza, dell’Ufficio tutela del Paesaggio e del Demanio marittimo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti”. Pareva che finalmente si fosse avviato il percorso di eliminazione di quella che costituisce una ferita al decoro dell’ importante ingresso litoraneo della città. Ma in questi dodici mesi nulla è accaduto. La precedente Giunta di centrodestra aveva avviato un procedimento amministrativo finalizzato a eliminare o riqualificare una struttura fatiscente che collide con l’immagine turistica della Riviera del Corallo.
A seguito di ciò il Demanio aveva anche ventilato l’ipotesi di revoca della concessione. Con l’approvazione –avvenuta lo scorso anno- del progetto presentato dai tecnici della titolare la concessione demaniale, la signora Angela Novelli, figlia del fondatore del Lido, Giulio, erano cadute tutte quelle ragioni che avevano impedito la riqualificazione dell’impianto. L’approvazione dell’elaborato progettuale, che giungeva al termine di una serie di presentazioni di progetti giudicati non coerenti con le norme urbanistiche vigenti, fu salutato con soddisfazione da tutte le forze politiche cittadine. Il progetto prevede la demolizione degli abusi, la attenta riqualificazione dell’esistente, aperture sul fronte strada con un evidente recupero panoramico e il ripristino del famoso “Settimo cielo”, la terrazza dancing che negli anni Sessanta ha costituito un “cult” dell’intrattenimento notturno.
Ma dal dicembre del 2011 sul progetto è calata una coltre di silenzio che non lascia ben sperare. “E’ indispensabile che il Sindaco Lubrano intervenga personalmente al fine di eliminare ciò che nel comune sentire viene letto come un episodio edilizio che provoca lo scadimento della qualità urbana in una parte pregiata della città. E lo deve fare in tempi brevi. Non può legittimamente pensarsi che nel passaggio dall’una all’altra amministrazione si debba retrocedere da decisioni che puntano ad eliminare una vera e propria offesa all’ambiente e alla città.” Questo in sintesi l’intervento del consigliere Marco Tedde ieri in consiglio comunale, durante le brevi segnalazioni, puntando i riflettori sull’annosa vicenda del lido Novelli. Entro 9 mesi si dovrebbe vedere la luce in via lido ed è importante, sottolinea Tedde, che il sindaco Lubrano monitorizzi e vigili sulla vicenda.