Test allergologici a rischio taglio, Orrù: «smacco per la nostra regione. Arru intervenga»
L'opinione di Marcello Orrù, vice Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale
Ieri a Roma il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato ai sindacati del settore medico una lista di ben 208 prestazioni sanitarie che il governo individua come sprechi e quindi potrebbero essere soggette a tagli nell’immediato. Nell’elenco dei probabili tagli ci sono una serie di analisi e prestazioni di tipo diagnostico, tra queste anche i test allergologici. C’è veramente da essere allarmati perchè il governo, dopo le imposizioni fatte alle regioni in materia di riduzione della spesa sanitaria, si appresta a sforbiciare ulteriori servizi e prestazioni essenziali per i cittadini.
Il taglio dei test sarebbe un grande smacco per la nostra regione, tra le più colpite da allergie e dermatiti: dati recentissimi dimpostrano che un sardo su 5 soffre di allergie o problematiche ad esse connesse. Un problema diffusissimo in Sardegna che meriterebbe semmai il potenziamento dei progetti di prevenzione, diagnosi e cura. Invece siamo ai soliti tagli basati solo su numeri e statistiche, calati dall’alto e che non tengono conto delle peculiarità e problematiche delle realtà locali. Il taglio costituirebbe un immediato danno economico per i soggetti che oggi si rivolgono alla sanità pubblica per le diagnosi su allergie e dermatiti che sarebbero costretti a pagare di tasca propria i test. Occorre pertanto che l’Assessore Arru intervenga sul ministero non soltanto per fornire un parere negativo, mi auguro scontato, all’elenco presentato dalla Lorenzin ma per chiedere con forza che i sardi non vengano ulteriormente penalizzati da un governo che lede continuamente il diritto dei cittadini alla salute.
Il piano regionale di riordino della sanità sta già colpendo duramente i cittadini e i territori della Sardegna: la chiusura di reparti importanti, il depotenziamento degli ospedali di periferia e la continua riduzione di servizi e prestazioni stanno determinando un indebolimento costante del sistema sanitario regionale. Auspico che la Regione Sardegna si adoperi in ogni modo per evitare ulteriori tagli voluti dal governo sulle spalle dei sardi.