Thiesi, conducente autobus aggredito da un passeggero senza biglietto
La vicenda è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri (lunedì), intorno alle ore 19. Ne da notizia Alessandro Russu, Segretario Territorialedella Fit-CGIL , Federazione Italisporti. "Continuiamo a chiedere l’intervento dei Ministeri dei Trasporti e dell’Interno: servono urgenti accorgimenti a tutela dei lavoratori"
Aggressione a Thiesi ai danni di un conducente di autobus, a causa di un biglietto non pagato. La vicenda è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri (lunedì), intorno alle ore 19. “Siamo venuti a conoscenza, con dispiacere, dai lavoratori dell’Azienda Regionale dei trasporti ARST, di quanto accaduto” – scrive Alessandro Russu, Segretario Territorialedella Fit-CGIL , Federazione Italisporti. “Il conducente – spiega Russu – era in servizio sulla linea Sassari–Padria delle 17.45. Sul mezzo sale un passeggero, sprovvisto di biglietto, il quale chiede al conducente di poter acquistare il titolo di viaggio alla fermata successiva, la corsa parte regolare, durante il tragitto pare subito chiaro all’autista che il passeggero in questione non sia assolutamente intenzionato ad acquistare il biglietto e nasce un diverbio. Comunque, appena giunti a Thiesi, egli sarebbe stato in grado di regolarizzare tutto. Alla fermata del paese del Mejlogu, Thiesi, il conducente è stato però affrontato fisicamente dal passeggero, strattonato e aggredito con pugni e calci. Sul posto sono poi giunti i soccorsi, ambulanza e carabinieri, chiamati dagli altri passeggeri terrorizzati. Il lavoratore è stato portato al pronto soccorso, dove ha ricevuto le cure mentre l’aggressore identificato e, speriamo, denunciato”.
“Come sindacato dei lavoratori dei trasporti ancora una volta siamo testimoni, dell’ennesima aggressione ai danni di un lavoratore, che paga pesantemente con la propria salute, il fatto di aver svolto il proprio dovere. Denunciamo da alcuni anni questa escalation di rabbia e violenza verso conducenti di autobus, controllori, capitreno e addetti di stazione, da parte di persone capaci di “sporcarsi le mani” per pochi euro, tanto costa un biglietto di un autobus. Abbiamo chiesto a più riprese l’intervento dei Ministeri dei Trasporti e dell’Interno, perché servono urgenti accorgimenti a tutela dei lavoratori, ad esempio: telecamere di videosorveglianza, posti guida chiusi (bussolotti), tornelli per accesso in vettura, interventi rivolti ad individuare azioni efficaci di contrasto ad ogni forma di violenza nei luoghi di lavoro. Auspicando pronta guarigione al collega e l’intervento da parte dell’ARST nei confronti dell’aggressore, chiediamo di attivare con urgenza un tavolo, alla presenza delle istituzioni preposte alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori e lavoratrici, con tutte le rappresentanze sindacali al fine di adottare tempestivi provvedimenti volti a garantire la sicurezza nel posto di lavoro” – conclude Russu.