Torna la Bastida di Sorres con tante novità
Prima importante novità della quinta edizione sarà la coniatura, dopo più di seicento anni, della copia del denaro emesso dall’ultimo Giudice d’Arborea Guglielmo III di Narbona
Si terrà il 21, 22 e 23 di agosto la rievocazione della storica battaglia del 1334, con la quale i Doria tentarono di conquistare l’antica fortezza di Sorres, caduta in mano degli Aragonesi. Dame e cavalieri, popolani e signori s’incontreranno di fronte alla sede dell’influente vescovo di Sorres, figura prestigiosa dell’antico Meilogu e di tutto il regno di Logudoro. Il crocevia riprenderà vita per tre lunghi giorni, grazie all’importante impegno del Comune di Borutta e all’organizzazione dell’associazione Limes che ha arricchito la manifestazione con tante novità.
Il crescente successo della manifestazione, che lo scorso anno ha meritato una diretta dall’accampamento medioevale su Rai News 24, ha incentivato organizzatori e promotori a valorizzare le singole attività, i laboratori e l’aspetto artistico-teatrale degli eventi.
Contesa dalla signoria dei Doria, dai neo-conquistatori Aragonesi e dai giudici di Arborea, l’antica città di Sorres venne fortificata e divenne una bastida. Le carestie, le epidemie e le guerre che rabbuiarono i secoli dal 200 al 400 portarono Sorres all’inesorabile declino. Un colle spoglio e ruderi nell’intera piana raccontavano nell’ottocento le antiche gesta di dame e cavalieri che oggi, nell’attuale rinascimento voluto dall’amministrazione di Borutta, potranno rivivere.
Un ruolo importante nella manifestazione sarà quello affidato ai gruppi di rievocazione storica: “I Cavalieri dell’Antica Locanda” di Cagliari”, la “Sala d’Armi le Quattro Porte” di Monserrato, i “Sagittari Vagantes” di Iglesias e “Memoriae Milites” di Cagliari, che proporranno uno spaccato della vita medievale nella Sardegna del XIV secolo. Nel corso dei tre giorni saranno proposte al pubblico scene di vita quotidiane dell’epoca: balli, tiro con l’arco, combattimenti singoli e di gruppo ricreati in base allo studio di trattati di scherma medievale, attività artigianali come la pittura, la lavorazione della ceramica, la tintura dei tessuti, l’araldica, lo scriptorium.
Prima importante novità della quinta edizione sarà la coniatura, dopo più di seicento anni, della copia del denaro emesso dall’ultimo Giudice d’Arborea Guglielmo III di Narbona.