«Tra tasse e stipendi ho scelto i miei operai», impresario condannato

«Per me era un dovere morale» ha detto l'impresario sassarese.

«Mi sono trovato davanti a un bivio: pagare lo Stato o pagare i miei dipendenti. Ho scelto la seconda strada adempiendo a quello che reputavo un mio dovere morale». Così Antonio Franco Pischedda, sassarese di 41 anni, racconta a La Nuova Sardegna la sua vicenda.

L’impresario, infatti, è stato condannato per bancarotta fraudolenta a un anno e quattro mesi di reclusione – con sospensione della pena – e all’interdizione dalle cariche pubbliche. Il motivo? A seguito di una crisi finanziaria che lo ha portato al crollo nel 2010, l’uomo ha scelto di pagare i suoi quarantacinque dipendenti, anziché saldare i propri debiti con il fisco.

«Ho pagato loro, signor giudice, non potevo recuperare i crediti ma non mi sono sentito di lasciare a mani vuote chi aveva lavorato per me e che, soprattutto, aveva una famiglia da mantenere» ha detto.

10 Novembre 2015