Trasferimento Centro Diabetologico di Alghero, per i pazienti un ulteriore disagio
"Questo trasferimento - dall’associazione Diabete Nord Sardegna - danneggia ulteriormente i malati che appartengono alla città e ai paesi limitrofi: Uri, Ittiri, Villanova Monteleone, Putifigari e tanti altri e lede il diritto fondamentale alla continuità assistenziale"
L’associazione Diabete Nord Sardegna scrive in redazione per portare all’attenzione il disagio che i pazienti diabetici afferenti al Centro Diabetologico di Alghero non sono più disposti a tollerare. “In un momento così delicato e problematico, – si legge in una nota – si aggiungono i disservizi causati dal trasferimento frettoloso del centro dal 1° piano dell’Ospedale Marino (divenuto ospedale Covid), ai locali di Via Manzoni. I diabetici sardi, sono già penalizzati sotto svariati punti di vista, lo denunciamo ormai da troppo tempo, come Rete Sarda Diabete, alla quale afferiscono Associazioni di pazienti di ogni parte della Sardegna. Questo trasferimento del centro diabetologico di Alghero, danneggia ulteriormente i malati che appartengono alla città e ai paesi limitrofi: Uri, Ittiri, Villanova Monteleone, Putifigari e tanti altri e lede il diritto fondamentale alla continuità assistenziale in un centro con circa 3000 pazienti, e dove da tempo sono presenti anche carenze di personale (due medici e due infermiere) per un bacino di utenza così vasto.”
“Dal 22 dicembre 2020, il Cad di riferimento è l’ex dispensario, una struttura inadeguata a garantire il regolare svolgimento delle visite poiché necessita di una importante ristrutturazione degna di ospitare personale medico e pazienti. Il diabete è una patologia cronica che richiede una continuità assistenziale che viene a mancare da
troppo tempo, ad oggi il servizio viene garantito solo per le visite con carattere di priorità. Non sono ancora state recuperate o riprogrammate le visite fissate prima della pandemia e conseguentemente slittate. Il Centro Diabetologico dell’ospedale Marino era un punto di riferimento anche per l’esecuzione delle Curve da Carico Glicemico, spesso indispensabili nella diagnosi della patologia: giusto per rendere l’idea, in tutto il Nord Sardegna è diventato impossibile fare quest’indagine, se non presso laboratori analisi privati, anche tante gestanti non riescono ad effettuare una curva da carico e sappiamo che è un esame necessario che non può attendere, per una gravidanza sana per la madre e per il bambino”.
“Per i pazienti, non è più tollerabile attendere così tanto per un diritto essenziale, qualcuno riesce grazie alla telemedicina, (che ci teniamo a ricordare, è una teleassistenza, perché la telemedicina in Sardegna non rientra tra le prestazioni sanitarie erogabili riconosciute), ad avere un riscontro con il Diabetologo di riferimento, ma non dobbiamo dimenticare quanti pazienti anziani sono impossibilitati a questo tipo di gestione, e che necessitano del rapporto diretto con il medico che possa attraverso il contatto umano ripristinare il benessere personale che, in questo periodo storico, li ha resi ancora più fragili. Il servizio di diabetologia di Alghero, come molti centri della Sardegna, soffre, la Rete Sarda Diabete lo denuncia da troppo tempo e siamo amareggiata dall’indifferenza della nostra Regione in merito alla pretesa di una garanzia del diritto alla salute, niente di più”.
“Questo trasferimento ha causato un ulteriore disservizio, un calo dell’efficienza del centro non imputabile di certo ai professionisti che si trovano a dividere gli spazi, non idonei, con gli uffici della Sanità Animale in quanto ospita gli uffici di veterinaria. È altresì impensabile in una struttura sanitaria avere difficoltà di accesso per i pazienti disabili, siamo nel 2021 e sono ancora presenti barriere architettoniche; inoltre le condizioni fatiscenti della struttura non garantiscono i protocolli di sicurezza previsti per il Covid in presenza di malati cronici, quindi categoria di “pazienti fragili.” – concludono dall’associazione Diabete Nord Sardegna