Tre i sindaci che si ribellano al patto di stabilità
“L’alluvione che ha colpito la Sardegna nei giorni scorsi ha riportato alla luce in maniera drammatica l’assurdità dei vincoli del Patto di Stabilità”. Questi vincoli creano disagi soprattutto ai piccoli comuni. I tre municipi amministrati da Angelo Pinna, Stefania Piras e Ivo Zoncu rispettivamente Santa Giusta, Palmas Arborea e Riola, non ci stanno a farsi scivolare addosso il fango dell’alluvione senza chiarire la posizione degli amministratori locali. “È urgente eliminare questi vincoli assurdi che portano soltanto danni e accentuano le vulnerabilità – scrivono i tre nella nota –. Questa protesta è rivolta da parte di noi sindaci non soltanto alle massime istituzioni dello Stato, ma anche alle associazioni che rappresentano i Comuni ai vari livelli le quali, secondo il nostro parere, non hanno fatto abbastanza”.
I vincoli del Patto di stabilità sono in vigore anche per i Comuni con meno di 5000 abitanti. “Fin dal primo momento abbiamo ritenuto un’assurdità che a un Comune in piena regola con i propri bilanci venisse impedito a prescindere di spendere i propri soldi – continua la nota –. Pur avendo i Comuni già impegnato delle somme per l’esecuzione di lavori pubblici, questo Patto ha impedito e impedisce di liquidare le imprese esecutrici, se non con mesi e mesi di ritardo. Una parte considerevole degli ambiti di spesa che la legge ci preclude riguardano proprio gli investimenti in materia di prevenzione e sicurezza dei cittadini e del nostro territorio”. E nello specifico, “dal momento che ci viene impedito di spendere i soldi che abbiamo in cassa per gli interventi sulle strade rurali, sulla risagomatura delle cunette e sulla riattivazione dei corsi d’acqua, purtroppo dobbiamo assistere impotenti a conseguenze drammatiche”.