Tumori alla mammella, a Cagliari il Centro di senologia
Con questo provvedimento, la Regione attua in anticipo le direttive del Parlamento europeo che ha invitato gli Stati membri a istituire entro il 2016 Centri di senologia con certificazioni di qualità
Per prevenire e contrastare i tumori alla mammella la Regione e la Asl 8 di Cagliari hanno istituito il Centro di senologia (Breast unit) all’ospedale Oncologico di Cagliari, che avrà anche funzioni di struttura di riferimento regionale per la diagnosi e cura di questa patologia. Con questo provvedimento, la Regione Sardegna attua in anticipo le direttive del Parlamento europeo che, con una risoluzione, ha invitato gli Stati membri a istituire entro il 2016 Centri di senologia con certificazioni di qualità.
LA GIUNTA. Il primo via libera è arrivato dalla Giunta regionale che il 31 gennaio scorso, su proposta dall’assessore della Sanità Simona De Francisci, ha approvato la delibera che dava mandato alla direzione generale della Sanità, con il supporto della Commissione oncologica regionale, di raccogliere e analizzare i dati attuali relativi al numero di pazienti affetti da tumore della mammella e alle prestazioni erogate per il trattamento della patologia dalle Aziende sanitarie locali.
LA ASL 8. Successivamente, con un provvedimento del 10 febbraio, i vertici aziendali della Asl, recependo il dispositivo della Giunta, hanno deliberato l’organizzazione del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale per le donne affette da patologie neoplastiche della mammella. L’obiettivo – vera novità del progetto – è un approccio multisciplinare della patologia con la costruzione di un modello assistenziale caratterizzato dalla forte integrazione delle varie specialità coinvolte. Le pazienti saranno supportate e guidate da una o più figure professionali in grado di fare da raccordo tra tutte specialità mediche che interverranno durante il percorso di diagnosi e cura (radiologia, chirurgia, oncologia, radioterapia ecc.) e soprattutto poter godere su tutto il territorio (centro o periferia) della stessa assistenza che garantisca omogeneità di trattamento.
I DATI. Dati recenti attestano che quella della mammella costituisce la patologia tumorale più frequente nelle donne, rappresentando la seconda causa di morte in Europa. In Italia sono circa 40.000 le donne alle quali ogni anno viene diagnosticato il tumore al seno, tra queste il 30% ha un’età inferiore a 44 anni, mentre il 36% è compreso tra i 44 e i 65 anni e il rimanente 34% riguarda le donne over 65. In Sardegna ogni anno si verificano più di 1.000 (mille) nuovi casi e la comparsa della malattia sembra verificarsi ad un’età più precoce rispetto a quanto si registra in altre regioni.
BREAST UNIT REGIONALE. Da qui l’esigenza di adottare specifiche iniziative da parte del Sistema sanitario regionale e, in particolare, di azioni finalizzate a delineare percorsi di diagnosi e cura basati sui presupposti dell’appropriatezza, sicurezza ed efficacia. Il Centro di senologia rappresenta un modello moderno di assistenza specializzato nel tumore della mammella dove la gestione è affidata a un gruppo di specialisti con uno specifico training senologico; la presenza di un team coordinato permette, attraverso un’offerta multidisciplinare, di rispondere nel migliore dei modi alla complessità della gestione della patologia, aumentando la qualità della vita delle pazienti e garantendo l’applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici aggiornati e conformi alle linee guida più attuali.
DE FRANCISCI. “Con questo provvedimento – sottolinea l’assessore De Francisci – la Regione intende mettere a sistema competenze e percorsi di diagnosi e cura, creando le basi per un modello organizzativo costituito da una rete regionale di centri per la patologia tumorale della mammella che afferiscono ad una struttura di riferimento regionale. Ma soprattutto intendiamo offrire alle donne servizi sanitari di alta qualità che soddisfino i bisogni clinici, assistenziali e relazionali legati alla patologia neoplastica mammaria. L’obiettivo è supportare la paziente, dal momento della diagnosi clinico-istologica, nelle varie fasi che vanno dalla stadiazione, alla chirurgia, alla radioterapia, alla terapia medica, al monitoraggio clinico-strumentale, alla riabilitazione, all’aspetto psicologico, all’assistenza domiciliare”.