Turismo archeologico, Sardegna protagonista a Paestum
Migliaia di visitatori hanno ammirato le eccellenze culturali dello stand Sardegna nei primi due giorni della sedicesima Borsa mediterranea del turismo archeologico in corso di svolgimento nella Basilica Paleocristiana di Paestum, in provincia di Salerno (e che si chiuderà domani). “Con più di settemila complessi nuragici, resti archeologici fenicio – punici e di altre varie civiltà che hanno lasciato testimonianze in Sardegna sino a quelle dell’epoca romana – afferma l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – la Sardegna, da sempre crocevia di popoli e civiltà, ha un patrimonio inestimabile da scoprire e ‘vivere’. Le attrazioni archeologiche sono una componente fondamentale del turismo identitario – culturale, uno dei prodotti turistici maggiormente strutturati e promossi dall’assessorato”. “L’appuntamento di Paestum – aggiunge il direttore dell’agenzia Sardegna Promozione Mariano Mariani – è una vetrina fondamentale per mettere in mostra le spoglie della storia e della preistoria sarda e per attrarre nell’Isola e diversificare nel tempo e nello spazio turisti appassionati di cultura e archeologia specie, anche grazie ai contatti attivati coi tanti buyer provenienti da tutto il mondo”. La Regione, con assessorato del Turismo e agenzia Sardegna Promozione, è presente a Paestum per la tredicesima volta consecutiva e porta alla ribalta le attrazioni culturali di circa 30 comuni isolani, che hanno distribuito libri, brochure e altro materiale informativo: fra le richieste più frequenti dei visitatori, cartine locali, itinerari per escursioni che uniscano cultura e ambiente e cartoline che ritraggono, in anteprima, scorci della mostra sui Giganti di Mont’e Prama prevista a Cagliari e a Cabras da marzo 2014. Uno dei due i fiori all’occhiello promossi quest’anno dalla Regione, infatti, sono i Giganti di Mont’e Prama, le statue antropomorfe rinvenute a Cabras nel 1974 e studiate al Centro di conservazione e restauro dei Beni culturali di Li Punti a Sassari; l’altro è la tomba megalitica di Pranu Siara, a Suelli, riportata alla luce trent’anni fa e, da quest’anno, oggetto di importanti studi da parte della Sovrintendenza ai Beni archeologici. La tomba, non appena fruibile, entrerà a far parte dell’itinerario archeologico trexentino, ‘Suelli, fascino in cammino’, che prevede percorsi alla scoperta della fede (sulle tracce di San Giorgio vescovo), arte, enogastronomia e ambiente (trekking, in mountain bike e a cavallo).