Turismo, la proposta di Morandi: 2016 Anno dei Cammini
Se ne discuterà oggi al Ministero dei Beni culturali durante il convegno dedicato al tema che si terrà a Iglesias.
Duemilasedici anno regionale e nazionale dei cammini. Questa la proposta che l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, presenterà oggi (venerdì) al Ministero dei Beni culturali durante il convegno dedicato al tema che si terrà a Iglesias. «L’obiettivo – aggiunge il rappresentante dell’Esecutivo – è ottenere dal ministro che il 2016 sia dichiarato non solo anno regionale, ma anche anno nazionale dei cammini». Il prossimo anno sarà costellato di iniziative promozionali per far conoscere il ruolo strategico degli itinerari storici e religiosi, nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e per lo sviluppo del turismo sostenibile.
«Per noi – aggiunge Morandi – cammini significa anche sentieri, ippovie, ciclovie: occorrerà una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali coinvolte, con la regia regionale, per la strutturazione di un’offerta unitaria capace di attrarre nicchie di possibili fruitori nei mercati, come i Paesi del centro Europa, particolarmente interessati al turismo attivo e sportivo». Su questo progetto la Regione investirà risorse significative dalla programmazione europea, per completare gli itinerari, creare i servizi, valorizzare i percorsi e promuovere nuovi prodotti. Di questo si discuterà nell’evento “I Cammini della Sardegna verso il 2016”, in programma quest’oggi a partire dalle 16, nell’aula magna dell’Istituto tecnico industriale minerario “Giorgio Asproni” di Iglesias. L’iniziativa è organizzata dall’associazione Pozzo Sella in collaborazione con la Regione, il ministero della Cultura, Auser, l’Unione nazionale Pro loco e con la Rete dei cammini.
Interverranno gli assessori del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, e dell’Industria, Maria Grazia Piras, il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu, autorità religiose, sindaci, amministratori locali ed esponenti delle associazioni impegnate nei vari progetti sul territorio. «Il patrimonio culturale e religioso dell’isola di valore inestimabile custodito grazie all’attività della Chiesa e delle comunità locali, rappresenta, salvaguardandone la valenza spirituale, anche uno strumento capace di produrre beni e servizi. Per questo – conclude l’assessore Morandi – l’attività di strutturazione e di promozione del turismo religioso non sarà soltanto limitata al settore ma anche indirizzata a uno sviluppo complessivo delle aree interne dell’isola».