Turismo religioso: ecco gli Itinerari dello Spirito
Gli ‘Itinerari dello Spirito’ della Sardegna entrano per la prima volta nei circuiti internazionali del turismo religioso. La Regione ha presentato ieri i primi due percorsi religiosi (‘Arte romanica, natura e spiritualità’ e ‘Miniere, nuraghi e spiritualità’), selezionati per far parte dei programmi di promozione 2013 dell’Opera romana pellegrinaggi nell’Anno della Fede. Si tratta di un passo decisivo nel progetto ‘Cultura religiosa e turismo’, attivato dall’assessorato regionale del Turismo e l’agenzia Sardegna Promozione per generare un’offerta strutturata, basata su eventi e manifestazioni a forte connotazione spirituale e identitaria.
“La Sardegna – ha affermato il presidente della Regione Ugo Cappellacci nel corso della conferenza di presentazione – custodisce un inestimabile patrimonio spirituale, materiale, composto da monumenti e siti ad alta valenza religiosa e da una miriade di testimonianze lasciate da santi e loro devoti sul territorio, e immateriale, ossia il sentimento di devozione della sua popolazione. Siamo partiti dalle rilevanti potenzialità che questo patrimonio offre, per creare una rete integrata, aperta a tutti i centri ‘vocati’, dei nostri itinerari dello spirito e cammini religiosi, che conseguano la validazione della Chiesa sarda, e, grazie alla partnership con l’Opera romana e all’attività delle amministrazioni locali coordinata dalla Regione, si diffondano a livello internazionale. Una filiera del turismo religioso capace di generare nuovi flussi nell’Isola, nel pieno rispetto della spiritualità”. Alla conferenza ha partecipato l’arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio, che ha condiviso il progetto regionale, ribadendo la collaborazione delle Autorità ecclesiastiche.
Sono stati presentati e promossi due itinerari che coinvolgono il territorio di 25 amministrazioni comunali e gli operatori turistici di settore. Entro la fine dell’anno si intende rafforzare l’offerta con almeno cinque ‘Cammini’, in grado di interessare gran parte del territorio regionale. “Si consolida il progetto regionale di valorizzazione del turismo religioso – ha aggiunto l’assessore del Turismo Luigi Crisponi – nell’ottica di presentare un’offerta di settore unitaria e competitiva sui mercati. Un prodotto decisivo per destagionalizzare e diversificare i flussi, capace di generare in molte località dell’Italia e dell’Europa numeri eclatanti: su un miliardo di viaggiatori l’anno in tutto il mondo, 300 milioni si muovono per vicende di cultura, fede e devozione”.
“Proprio al fine di una promozione coordinata e unitaria del patrimonio spirituale e identitario – ha detto il direttore centrale di Sardegna Promozione Mariano Mariani – sarà istituita una cabina di regia in grado di ‘governare’ lo sviluppo del segmento, rappresentata dalla Regione, dai vertici della Chiesa sarda, dall’Anci e dall’Orp”. Con il supporto di un comitato tecnico, essa potrà garantire un’attenta analisi della valenza religiosa e culturale, oltre che turistica, dei ‘cammini’ e degli itinerari, la selezione delle tipologie di offerta, la messa in sicurezza, la segnaletica, le procedure di certificazione degli stessi cammini.
Il primo, ‘Arte romanica, natura e spiritualità‘, attraversa la Sardegna da nord a sud passando per la costa orientale. Il percorso si snoda in comuni che custodiscono le chiese romaniche di Santissima Trinità di Saccargia, di San Pietro di Sorres a Borutta e di San Pietro di Galtellì. L’itinerario farà conoscere luoghi inediti e autentici dell’interno, come i paesi delle Beate Antonia Mesina a Orgosolo e Suor Maria Gabriella a Dorgali, oltre che far visitare le principali tappe del cammino di San Giorgio vescovo. Il secondo, ‘Miniere, nuraghi e spiritualità‘, parte da Cagliari e attraversa tutta la parte meridionale e sud-occidentale, passando da Nora e risalendo verso il Sulcis Iglesiente dove si potranno ammirare i siti minerari di Nebida e Masua. Proseguendo verso l’interno, prevede la visita a Laconi, paese di Sant’Ignazio, segue il pellegrinaggio a Gesturi, alla casa del Beato Nicola, e al villaggio nuragico di Barumini, patrimonio dell’Unesco. Meta finale è la penisola del Sinis: dallo stagno di Cabras si arriva all’estremità orientale per visitare la cattedrale del IV secolo di San Giovanni Battista e le vestigia fenice di Tharros.
Il sito www.camminidisardegna.it consentirà un’informazione dinamica e costante sull’offerta del turismo religioso nell’Isola, specie su itinerari, cammini, destinazioni ed eventi religiosi e identitari. Le altre attività del progetto prevedono un calendario di incontri sul territorio per avviare azioni di coordinamento e promozione unitaria delle proposte più significative, per esempio i cammini di San Giorgio vescovo di Suelli, dalla Trexenta alle Baronie, e di Santu Jaccu, dal Campidano alla Barbagia, quelli di Santa Barbara nel Sulcis, dei Santi e Martiri sardi, dalla Gallura alla Marmilla, di S.Antioco di S.Efisio, ed eventi come i Fuochi di Sant’Antonio e i Riti della Settimana Santa.