Turisti in Sardegna a Luglio, crescita o calo?
Il consigliere regionale Marco Tedde commenta i dati sui flussi turistici in Sardegna del mese di luglio, che secondo un importante quotidiano regionale sono positivi mentre l’assessore al turismo aveva dichiarato al medesimo quotidiano che sono in calo. "Una regione a vocazione turistica che fornisce i dati in modo così superficiale non è affidabile.”
“I turisti a luglio in Sardegna crescono o calano? E’ possibile che l’assessore del turismo continui a gestire i dati con questa superficialità?” Così il consigliere regionale commenta i dati sui flussi turistici in Sardegna del mese di luglio, che secondo un importante quotidiano regionale sono positivi mentre l’assessore aveva dichiarato al medesimo quotidiano che sono in calo. “E’ anche vero che con una evidente contraddizione l’assessore aveva anche aggiunto che “il trend è positivo”. Riferendosi evidentemente al mese di agosto. Emerge che non sappiamo quali siano i dati reali. Ma una cosa è certa: l’assessore gestisce i dati statistici in modo amatoriale. Una regione a vocazione turistica che fornisce i dati in modo così superficiale non è affidabile.”
Secondo Tedde per gestire il fenomeno turistico occorre uscire dall’improvvisazione e entrare in processi di analisi e di costruzione della destinazione basati su numeri certi. “Una gestione amatoriale dei dati che fa il paio con i ritardi nell’attuazione della legge regionale del turismo del 1° agosto del 2017, il cui Piano strategico e la DMO (Sardegna destination management organization), che ne costituiscono le colonne portanti, dopo un anno non hanno avuto neanche un principio di attuazione. E a questa gestione amatoriale si aggiungono i ritardi del bando della destagionalizzazione dei flussi turistici, la cui legge, approvata in tutta fretta il 3 luglio del 2017 con il sostegno di FI, avrebbe dovuto consentire la spendita delle importanti risorse stanziate entro settembre del medesimo anno.
Nulla di tutto ciò è accaduto -denuncia l’ex sindaco di Alghero-. Ormai settembre è alle porte ed entro la fine del 2018 la Sardegna non potrà fruire delle novità strutturali della nuova legge del turismo e delle risorse del bando della destagionalizzazione. Questa è la conferma che la Giunta regionale continua a basare la sua attività su annunci e lanci mediatici e non riesce ad avviare le azioni politiche più semplici. Se prima eravamo convinti della necessità di un deciso cambio di passo, i tempi ci portano a ritenere che sarebbe opportuno che Pigliaru prendesse in mano le redini del turismo sardo” chiude Tedde.