Uccisa, messa in una valigia e gettata nel canale a Venezia: fermati coinquilini
Mahtab Savoji è stata strangolata, spogliata, messa in un trolley e trasportata in treno da Milano a Venezia. Due fratelli, suo coinquilini, ora devono rispondere dell'accusa di omicidio volontario.
Sono stati fermati i due presunti assassini di Mahtab Savoji, la 31 enne iraniana, il cui cadavere è stato trovato martedì scorso in un canale al Lido di Venezia. Si tratta dei due coinquilini, fratelli, che vivevano con lei in un appartamento di Via Pericle a Milano. Il cadavere della ragazza, uccisa per strangolamento e poi denudata, è stato messo in una valigia che i due iraniani – una donna di 30 anni cameriera in un albergo milanese e un uomo di 29, portiere in un altro albergo – hanno trasportato nel treno che da Milano arriva fino a Venezia al Lido. Qui il corpo di Mahtab è stato gettato, prima che i due presunti omicidi tornassero a Milano in taxi, pagando una corsa 500 euro. Il cadavere non presentava segni di violenza e secondo il medico legale la vittima sarebbe stata uccisa per asfissia, forse con un cuscino. I due ora devono rispondere dell’accusa di omicidio volontario in concorso e soppressione di cadavere.
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