UE: arriva il No agli aiuti di stato. Continuità territoriale a rischio
La Regione ha trenta giorni di tempo. Dopo di che, se la Commissione Europea valuterà inaccettabili le controdeduzioni sui finanziamenti erogati a favore delle società di gestione aeroportuali sarde, sarà decretata la morte dello scalo algherese e provocherà un disastro senza precedenti per l’economia isolana. Trenta milioni di euro da restituire, il totale dei finanziamenti erogati dalla Regione attraverso la Sfirs nei due anni presi in esame, il 2011 e il 2012, con la consapevolezza di non poterne più usufruire in futuro. Questa manovra, procedura che sembra più una condanna di dimensioni catastrofiche, potrà realmente dare il colpo di mannaia ad un economia turistica priva ormai anche di reazione, che sarà destinata a crollare definitivamente dopo questa soppressione.
In due parole è successo questo: l’Unione europea ha aperto nei confronti della Regione sarda un procedimento d’infrazione delle regole a tutela della concorrenza per i contributi erogati alle società di gestione degli aeroporti di Cagliari (Sogaer), Alghero (Sogeaal) e Olbia (Geasar) decidendo poi di girare questi contributi alle compagnie aeree. Non attraverso gare d’appalto, ma attravero il criterio dell’offerta commerciale più conveniente. A beneficiare di questi contributi non solo Ryanair (che comunque è la principale beneficiaria) ma anche altre compagnie: Air Italy, Air Berlin e Easyjet. Il rischio dunque di un fallimento è non solo paventanto ma rischia di diventare concreto. Intanto azioni di protesta di muovono nell’isola.