«Un errore cancellare le partecipate. A rischio oltre 70 posti di lavoro»
Partecipate: Maria Grazia Salaris: I primi a pagare le conseguenze di una simile decisione sarebbero i dipendenti delle società
L’azzeramento delle partecipate, con conseguente ritorno in capo al Comune di svariate attività, prospettato da Bruno, desta grande preoccupazione. I primi a pagare le conseguenze di una simile decisione sarebbero i dipendenti delle società, come spiega Andrea Delogu: «L’internalizzazione dei servizi gestiti attualmente dalla Fondazione Meta (nel campo della promozione turistica e della gestione del sistema culturale) della Alghero in House (nel settore della manutenzione e del decoro urbano) e della Secal (nel settore della riscossione dei tributi e della lotta all’evasione), come paventato in più occasioni, in questa campagna elettorale dal candidato Mario Bruno, oltre ad ingessare e rallentare ulteriormente l’azione amministrativa avrebbe la nefasta conseguenza, per effetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità e dai limiti alle assunzioni nel settore del pubblico impiego, di mettere a repentaglio oltre 70 posti di lavoro, in quanto i dipendenti attualmente in forza non potrebbero essere “assorbiti” dal Comune». Non solo è un errore eliminare questi strumenti a disposizione della pubblica amministrazione. Bisogna puntare al loro potenziamento. «Occorre una vera e propria azione volta alla rivitalizzazione delle partecipate, affinché diventino, o tornino ad essere, il braccio operativo per le quali sono state costituite e consentano di fornire servizi più efficienti ed efficaci nei settori in cui operano».
Un’ipotesi da valutare potrebbe essere la fusione tra Alghero In House e Secal «con la creazione di un’unica società partecipata o municipalizzata allo scopo di garantire maggiore solidità patrimoniale e reddituale, riducendo nel contempo i costi gestionali attraverso la creazione di economie di scala, il tutto sotto la guida di un management qualificato che potrebbe anche gestire nuovi servizi a partire dal servizio di igiene urbana con riflessi positivi, questo si, sul bilancio del Comune», spiega Delogu. «Non possiamo permetterci altri posti di lavoro persi. Bruno ha una visione distorta delle partecipate e non ha capito che cancellarle significa lasciare per strada oltre settanta famiglie. Dimostra di non conoscere le regole più elementari di governance delle partecipate e delle problematiche che sorgerebbero per il personale dipendente. Ma da chi, contra legem, dichiara di voler rientrare nel capitale sociale della Sogeaal, che cosa ci si può aspettare? – aggiunge il candidato sindaco Maria Grazia Salaris – le partecipate, mortificate dall’incapacità di governare dimostrata dal centro sinistra, devono tornare ad essere un valore aggiunto per l’amministrazione. Attraverso questi strumenti operativi l’ente pubblico può dare nuovo impulso all’attività di governo, consentendo la realizzazione di un piano di interventi concreti nel settore delle manutenzioni e del decoro urbano(Alghero in House), del reperimento di risorse finanziarie attraverso il recupero di sacche di evasione, e una programmazione efficace in campo turistico e culturale e di promozione del territorio, anche in vista dell ‘Expo 2015».
Autore della foto: redazione