Un Nobel a Sa Mandra
Laboratori di cucina e pranzo deleddiano a Sa Mandra. L'intento è quello di celebrare e raccontare Grazia Deledda, praticando la sua cucina. Domenica 5 dicembre, infatti, saranno quattro i laboratori dove sapienti mani prepareranno con maestria alcuni dei cibi che popolano le opere della scrittrice
“Per guarire le piaghe secolari della Sardegna non ci vuole l’opera, per quanto possa essere artistica o scientifica, della mia grama e piccola mano. Cosa potranno fare i miei bozzetti, i miei racconti, i miei romanzi? Nulla. Potranno darmi la celebrità, la vuota e vana celebrità, ma non faranno nulla per la Sardegna. Eppure io mi illudo e sogno troppo spesso il contrario (…) Eppure questa idea mi arride ancora, perché io sono convinta che l’unica via di rigenerare la Sardegna è di coltivarla. I Sardi hanno il torto di gridare contro il Governo, aspettando da oltre mare un aiuto che non verrà mai. Ma che bisogno c’è di quest’aiuto? È l’infingardaggine loro, è l’agricoltura e l’applicassero alle loro terre ogni malanno sarebbe finito. Invece studiano leggi, studiano medicina, filosofia, belle lettere e diritto romano, ma lasciano incolta la terra che non produce e che non dà lavoro né pane ai poveri…”
Grazia Deledda nasce a Nuoro il 27 settembre 1871. La scrittrice lascerà Nuoro e la Sardegna nel 1900. I luoghi dove nacque e crebbe hanno lasciato tracce indelebili nella sua formazione personale e di scrittrice. Sono i colori, la campagna, l’angusto villaggio natio, ma forse ancor di più le leggi arcaiche, le manifestazioni più naturali, quali la violenza dei venti, delle piogge, della siccità a tessere le trame delle magiche storie di Grazia Deledda. Il cibo, per la scrittrice è un personaggio primario o comprimario, che si materializza e cadenza le gesta giornaliere di un popolo che attraversa la storia, ne traccia l’ambiente, forgia il destino identificandosi nella propria terra. Il cibo non è solo un fabbisogno quotidiano, assurge a elemento etnografico, antropologico, codifica gli appuntamenti della vita, dal battesimo sino ai rituali funebri. Diventa rito collettivo, identità di una comunità ristretta ma universale nella sua elementarità.
È con questo intento che Sa Mandra vuole ospitare il premio Nobel della Letteratura, a centocinquanta anni dalla sua nascita. Celebrarla, raccontarla, praticando la cucina di Grazia. Domenica 5 dicembre si inizierà alle 10 del mattino, e saranno quattro i laboratori che animeranno gli spazi de Sa Mandra. Quattro momenti pratici, dove sapienti mani con maestria prepareranno alcuni dei cibi che popolano gli scritti di Grazia Deledda.
Laboratori:
– Aranzada a cura di Rita Pirisi
– Casadinas a cura di Maria Antonietta Mazzone
– Papassinos a cura di Mena Pirisi
– Pane d’orzo a cura di Panetteria Artigiana Paneozzu di Murru Sara
La mattinata si concluderà con il Pranzo Deleddiano, con pietanze e preparazioni tratte da romanzi e novelle della scrittrice. Momenti concreti, gesta, profumi, fragranze, consistenze, che di par loro narrano di cibo, di agricoltura, di vita dei campi, di usi e costumi, di abitudini che grazie all’arte letteraria di Grazia Deledda tracciano l’identità della gente di Sardegna. Per seguire i laboratori è necessario prenotarsi chiamando il numero 320 968 7641 o inviando una mail al seguente indirizzo: [email protected] Per consultare il “Pranzo Deleddiano” e prenotare è possibile visitare il sito: https://www.aziendasamandra.it/it/ristorazione/prenota-un-tavolo.html