Un papà algherese scrive al Sindaco Conoci

Antonio Marinelli scrive una lettera aperta indirizzata al primo cittadino del Comune di Alghero chiedendo attenzione alla sua situazione.

Antonio Marinelli, algherese, scrive una lettera aperta indirizzata al primo cittadino del Comune di Alghero chiedendo attenzione alla sua situazione. La riportiamo integralmente.

Sig. Sindaco,
è con la mia proverbiale delicatezza che mi accingo a scriverle questa pubblica lettera. Sono passati ormai quasi 5 mesi dal mio incontro con i Servizi Sociali di Alghero, con l’Assessore alle Politiche Sociali e con il Dirigente del medesimo servizio. 5 Mesi caro Sig. Sindaco nei quali ho più volte e a più riprese segnalato anche a Lei la situazione in cui verso in merito alla questione dei miei due figli nati dal mio precedente matrimonio nell’attesa di quel documento che i suoi dipendenti mi hanno promesso nei loro uffici in data 27 Novembre 2019.
Documento che dovrebbe cristallizzare e giustificare – a vostro dire – la vostra NON COMPETENZA nell’applicare la sentenza N 10**/2017 R.G.C.C. del Tribunale dei Minori di B****** la quale vi vede investiti dell’obbligo di segnalare al tribunale succitato eventuali situazioni pregiudizievoli verso i ragazzi.
Inoltre mi avete promesso che avreste confermato il fatto che il Servizio Sociale denominato AZIENDA SPECIALE CONSORTILE OVEST SOLIDALE di G****** non risponde alle vostre sollecitazioni in materia di segnalazione al Tribunale dei Minori di B****** competente per territorio.
Documento – sottolineo fermamente – che non ho richiesto io ma mi è stato paventato da Dirigente dei Servizi Sociali – nell’esercizio delle sue funzioni – in modo da poterlo utilizzare in tutti gli ambiti e sedi consentiti dalla legge a tutela dei miei figli.
Caro Sindaco, capisco la sua posizione in questo momento ma, avete avuto ben 5 mesi per adempiere ai vostri “DOVERI” mentre la posizione di ripicca verso il sottoscritto – solo per aver osato affrontare la Vs posizione predominante – vi espone sotto una luce che definirei non proprio edificante.
Da Lei nessun tentativo di contatto verso lo scrivente, nonostante sia stato più volte invitato e da più parti (anche a lei politicamente vicine) che hanno preso a cuore la questione per tentare di risolvere questa situazione; Lei caro Sindaco non ha mai provato a capire. Aggiungo, inoltre, che ho appreso di non essere l’unico padre separato che ha chiesto il suo intervento invano e che la nostra situazione ci vede entrambi succubi dei vostri umori.
La situazione mondiale è drammatica e va verso una svolta in questo momento cosi carico di tristezza per le migliaia di morti che ha ahimè toccato anche la nostra città. Ma vede caro Sindaco, purtroppo o per fortuna il mondo non si ferma e le problematiche continuano e vanno affrontate. Devo anche farle notare, caro Mario, il suo essere impalpabile verso le problematiche dei singoli – i quali non le hanno mai chiesto nulla in cambio se non il suo essere “umano” – e questa sua posizione così ormai distante dalla gente comune non le rende giustizia essendo anche Lei un padre separato e per questo dovrebbe capire a quali problemi e sofferenze siamo esposti noi genitori e SOPRATTUTTO i nostri figli. Non di meno va sottolineato l’immediato impegno del Sindaco di un paesino di montagna del B******* che ha sicuramente capito la situazione ed in maniera perentoria ha fatto il suo dovere… E’ un ragazzo di 35 anni… Lei ne ha qualcuno in più di “esperienza”……..
La invito pertanto caro Sindaco ad uscire da questa sua trincea silenziosa e di apparire nella vita e nelle problematiche di tutti perché sottrarsi come sta facendo Lei la qualifica – a mio avviso – umanamente e politicamente in maniera negativa.
Certo di un suo interessamento e di un suo contatto verso il sottoscritto le auguro buon lavoro. Un cittadino che ha bisogno di risposte.

 

21 Aprile 2020