Un unico presidente per Parco e Area Marina protetta
Il contenimento della spesa è una necessità che dovrebbe riguardare tutti gli enti pubblici attraverso una severa revisione di modelli che hanno favorito l’istituzione di posti di governo (carrozzoni) per venire incontro alle richieste di gruppi partitici di potere. In merito alla gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte e dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana si potrebbe procedere ad una modifica della legge quadro delle aree protette e della legge regionale istitutiva del Parco di Porto Conte del 27/1/1999 al fine di designare un unico presidente anche per conseguire una gestione più razionale e integrata delle due aree.
E’ senz’altro da condividere la scelta dell’Assemblea del Parco di eleggere come presidente il sindaco della città ma fatta eccezione per il direttore, figura eminentemente professionale, si dovrebbero eliminare tutti gli emolumenti che si riferiscono ai due membri del Consiglio di amministrazione e ai diversi organi dell’ente. Questi ultimi devono svolgere la funzione di rappresentare quelle attività economiche e quelle figure professionali e lavorative che vivono e producono all’interno del parco e del pre parco per dare all’area protetta quell’assetto assolutamente necessario che deve essere esercitato da un’impostazione democratica dal basso.
In altre parole questo significa che un parco deve essere un modello di salvaguardia ambientale, culturale e una realtà vitale, creativa, produttiva che favorisca la partecipazione attiva delle persone che abitano in questo territorio e che sono i protagonisti del suo sviluppo.