Una carta per la salvaguardia e valorizzazione di Mugoni
Sulla spiaggia di Mugoni gravitano ben tre regimi di protezione ambientale. Ci troviamo all’interno del Parco naturale regionale di Porto Conte, all’interno dell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana e all’interno del Sito di interesse comunitario di Capo Caccia. Sul litorale però è presente un carico antropico non indifferente e che per lungo tempo ha alterato lo stato ambientale del luogo che oggi appare piuttosto degradato. La complessiva situazione di disordine è percepibile nella poca pulizia del luogo, l’assenza della raccolta differenziata, la totale assenza di informativa sulla fruizione del luogo e del fatto che si trova all’interno del Parco e ancora la poca valorizzazione dell’ambiente umido retrostante la spiaggia e la manutenzione dei canali di drenaggio insieme a una valorizzazione complessiva della pineta. In pochi lo sanno, ma Mugoni rappresenta un significativo “hot spot” per la biodiversità vegetale a livello mondiale.
Vive infatti, nascosta nelle parte retrostante le dune una piantina presente unicamente in questo luogo. Un valore aggiunto straordinario che rischia di andare in estinzione per via di una attività di pulizia della spiaggia alle volte poco rispettosa dell’habitat dunale. Nel tentativo di avviare un percorso di recupero, rinaturalizzazione e valorizzazione della splendida baia il Parco di Porto Conte, ma soprattutto di preservazione degli habitat presenti, si è avviato un percorso di concertazione delle azioni da mettere in campo con gli operatori turistici e balneari che lavorano sulla spiaggia. Nel corso di questi ultimi mesi si sono svolte alcune riunioni e a brevissimo verrà stilato un documento che verrà denominato “una carta per Mugoni”. Un vero e proprio documento, un decalogo di impegni che verranno assunti dal Parco di Porto Conte, in accordo con gli organi di vigilanza (Corpo forestale e Guardia Costiera), il Comune e dagli operatori turisti e balneari per cercare prima di tutto di avviare delle buone pratiche di gestione sostenibile della spiaggia, dell’area umida e dell’area boscata retrostante.
“Al momento è oggettiva la presenza di una situazione di disordine che viene percepita da chiunque utilizza la spiaggia – spiega il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale – anche gli stessi operatori balneari chiedono una razionalizzazione degli accessi, un servizio più attento della raccolta dei rifiuti e soprattutto un piano di comunicazione che renda palese a tutti la preziosità del sito sotto il profilo ambientale. In poche parole tutti devono sapere che ci troviamo in un luogo sensibile e che deve essere utilizzato con più attenzione. Gli operatori turistici sono favorevoli a condividere con il Parco azioni di tutela e valorizzazione e di questo non possiamo che essere contenti.”
Tra le prime azioni che sono state condivise nel corso della stagione estiva che sta volgendo al termine è stata la perimetrazione a scopo sperimentale di alcune porzioni di terreno retrostanti la spiaggia allo scopo di evitare il calpestio eccessivo. La sperimentazione ha avuto dei buoni risultati che ora sono al vaglio dei botanici dell’Università di Sassari che hanno seguito l’iniziativa. “Cogliendo le indicazioni degli operatori stiamo avviando un progetto per un piano di comunicazione e di marketing per la realizzazione di pannelli informativi lungo la spiaggia di Mugoni e in altre zone del Parco – prosegue il direttore del Parco Vittorio Gazale – una comunicazione non solo sulle caratteristiche ambientali del luogo, ma anche messaggi prescrittivi e di sensibilizzazione ad un utilizzo della spiaggia più rispettoso possibile.”
Per questo progetto il Parco di Porto Conte è già riuscito ad ottenere adeguate risorse dall’assessorato regionale all’ambiente e l’attività verrà svolta durante la stagione invernale. “Siamo soddisfatti della proposta di collaborazione avviata dal Parco – commentano alcuni operatori balneari – la spiaggia di Mugoni è un luogo meraviglioso e da parte nostra c’è tutto l’impegno e interesse verso una sua salvaguardia e valorizzazione”.