In una mostra l’identità e la modernità di Sassari
Inaugurata ieri sera a Palazzo di Città l'esposizione dedicata a Eugenio Tavolara che sarà visitabile sino al 30 giugno.
All’ingresso il modellino ligneo della fontana-colonna che sorge nell’area di Porta Sant’Antonio, la vera novità della mostra, con i progetti e i disegni che raccontano la sua “nascita”. Nella stanza dell’Intregu le statuette sembrano muoversi verso un direzione indefinita, alcune danzano in cerchio il ballo tondo, altre sul cavallo sembrano avere uno sguardo fiero. E poi i carri trainati dai buoi e ancora tanti personaggi con i colori tipici degli abiti della Sardegna. Un totale di 137 figure che testimoniano la capacità dell’artista sassarese di interpretare mondi culturali associati alle diverse dimensioni dell’identità. Sono alcune delle opere che è possibile visitare nella mostra che si è aperta ieri a Palazzo di Città. “Eugenio Tavolara, l’identità moderna” è questo e, assieme, molto di più.
«È l’occasione per riscoprire il valore identitario delle opere di uno dei più grandi artisti del nostro tempo – ha detto l’assessora alla Cultura, marketing e turismo Monica Spanedda aprendo ufficialmente l’esposizione – e questa mostra diventa un invito alla riflessione in chiave moderna». Nelle stanze al primo piano del Palazzo di Città, infatti, c’è molto del grande maestro sassarese. Chi osserva con attenzione le immagini proiettate sul muro di ingresso, e ancora il modello in legno e i progetti della fontana-colonna di Porta Sant’Antonio scorge «le fasi decisive della storia collettiva della città – ha spiegato Mariangela Valentini curatrice della mostra – adattate come codici costitutivi che presiedono all’evoluzione di una comunità verso la modernità».
Ma la mostra è anche l’espressione del dialogo che Eugenio Tavolara ebbe con la città e con artisti, artigiani, ebanisti, scultori in un continuo scambio di conoscenze ed esperienze diverse. E il modello in legno della colonna dedicata a Sant’Antonio da Padova, realizzata da Pasquale Tillocca, artista, interprete e collaboratore di Tavolara, rappresenta proprio questo legame. Di notevole interesse, poi, i progetti e i disegni realizzati per la costruzione della colonna-fontana che venne inaugurata il 14 agosto 1954.
Nel percorso della mostra anche il calco della statua di Sant’Antonio che si trova sulla colonna di Tavolara. Come avvenuto nel periodo pasquale, anche questa volta, in occasione della Cavalcata sarda l’amministrazione comunale di Sassari propone al pubblico sassarese, e non solo, una mostra che accompagna gli appuntamenti della settimana che si concluderà domenica con la grande sfilata dei costumi della Sardegna. E chi la visita si immerge proprio nell’atmosfera della Cavalcata sarda, grazie anche alle fotografie di Salvatore Marras che rappresentano una raccolta di grande valore documentario.
All’inaugurazione della mostra erano presenti gli eredi di Eugenio Tavolara, le figlie di Pasquale Tillocca, il figlio di Salvatore Marras e gli assessori della giunta di Nicola Sanna, Maria Francesca Fantato, Luigi Polano e Alessio Marras. La mostra sarà visitabile sino al 30 giugno e sarà aperta dal martedì al sabato dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 15 alle 18, la domenica dalle 10 alle 13.