Una proposta di legge per riequilibrare la presenza femminile nell’assemblea elettiva sarda
“Per consentire di riequilibrare la presenza femminile nella Assemblea elettiva sarda, giacché la legge elettorale ieri approvata, come ben sappiamo, non ha soddisfatto questa doverosa legittimazione, abbiamo presentato una proposta di legge finalizzata a garantire la parità di genere per l’accesso alle cariche elettive nelle elezioni regionali”. Lo dichiara Giampaolo Diana – Presidente del gruppo PD, primo firmatario della proposta di legge presentata in data odierna in Consiglio regionale. “Nonostante oggi – afferma Diana – le donne nei Paesi Europei siano spesso più istruite e più qualificate degli uomini, non sempre vengono riconosciute ai livelli decisionali nel campo della politica, così come nei campi del sociale ed economico. Non si può infatti negare che anche l’approccio culturale nell’accogliere pienamente l’idea della parità dei sessi, è ancora per molti distante”.
Si ritiene pertanto basilare – evidenzia – valorizzare la differenza di genere come risorsa indispensabile nella prospettiva di una più equa, inclusiva, aperta società. A tal proposito, e con le finalità di principio della suddetta norma, un intervento con misure anche di carattere legislativo che consenta di aiutare le donne a poter agire attivamente e con ruolo decisionale nella politica, in sinergia ai loro tempi di vita e di lavoro, non può che essere necessario e determinante.
“Il tema sulla scarsa rappresentanza delle donne in politica – continua – deve diventare elemento essenziale per il presente e il futuro del nostro Paese. Non poco imbarazzanti sono infatti i numeri della presenza femminile che, apprendiamo, hanno caratterizzato la storia del Consiglio Regionale della Sardegna. Appena 37 elette dal 1949 fino ad oggi. Non se ne contano più del 6,6 per cento, in rapporto ai 557 consiglieri regionali dell’era autonomistica. Con la presente proposta si intende dunque – conclude il Capogruppo – dar risalto al problema della rappresentanza di genere seguendo inoltre l’esempio della Campania, dove la doppia preferenza di genere prevista nella legge elettorale si è dimostrata un successo nelle elezioni regionali del 2010. Auspichiamo pertanto di poter dare alla nostra regione un’altrettanta significativa rappresentanza al femminile in Consiglio regionale, senza alcun indugio.”