«Una rete di edifici per valorizzare l’Argentiera»

Venerdì sopralluogo dell'assessore Ottavio Sanna con l'assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda

Un sopralluogo alla laveria della miniera con l’assessore regionale ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda. Quindi ancora, una visita al cantiere sulla spiaggia che vede gli operai della ditta Angius impegnati a “incapsulare” la collina che sovrasta l’arenile e che è formata dai materiali di scarto della vecchia miniera. Materiali giudicati inquinanti e pericolosi per la salute dell’uomo e che con questa operazione di “capping” vengono intrappolati e non più dispersi nell’ambiente.

L’incontro con il rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru era stato richiesto dal sindaco Nicola Sanna e dall’assessore ai Lavori pubblici Ottavio Sanna per far conoscere l’ex borgo minerario e i progetti dell’amministrazione comunale all’esecutivo regionale. Ad accompagnare l’assessore Paolo Maninchedda venrdì all’Argentiera c’erano l’assessore Ottavio Sanna, il direttore generale del Comune Maurizio Carìstia, ingegneri e progettisti del Comune e della ditta che sta eseguendo i lavori sulla spiaggia quindi i tecnici della ditta Pau e i professionisti che hanno lavorato al restauro della laveria, il consigliere di minoranza Enrico Sini e il consigliere della circoscrizione unica della Nurra Francesco Podda.

L’assessore comunale ai Lavori pubblici ha fatto da Cicerone all’assessore Paolo Maninchedda e ha illustrato, con un primo passaggio in quello che secondo i progetti di ristrutturazione delle vecchie strutture minerarie sarà un ristorante, i lavori che sono stati eseguiti nel tempo.

«L’idea – ha detto Ottavio Sanna – è quella di creare una vera e propria rete tra gli edifici ristrutturati. A partire da quelli della laveria, dove appunto abbiamo un ristorante, una sala convegni e un edificio che, per la sua stessa conformazione, rappresenta un vero e proprio museo dell’attività lavorativa della miniera. Sono ancora necessari dei fondi per concludere i lavori e mettere in sicurezza parte dello stabile.

«A completare la rete degli edifici storici – ha aggiunto – quello di pozzo Podestà. Un ruolo importante lo potrà svolgere anche la struttura dell’ostello che consentirà un rilancio dell’area dal punto di vista della ricettività».

A disposizione – è stato detto – ci sono i fondi della programmazione europea 2014-2020 ai quali l’amministrazione comunale di Sassari dovrà puntare per proseguire nella valorizzazione dell’ex borgo minerario.

Il rappresentante della Regione ha quindi fatto un sopralluogo al cantiere sulla spiaggia. Qui, accompagnato dal direttore dei lavori e progettista Gavino Brau, ha preso visione dello stato delle opere che l’amministrazione comunale, in accordo anche con la Soprintendenza, ha avviato per mettere in sicurezza permanente l’area, con una tecnica chiamata di “capping”.

Sono stati realizzati diversi gradoni di cemento che hanno “incapsulato” la collina formata dai detriti della miniera. Tra i vari terrazzamenti sono state predisposte numerose aree che consentiranno di ospitare piante tipiche della zona, donando così un aspetto più apprezzabile all’intera struttura. Ai piedi di questa è previsto uno spiazzo che potrà essere utilizzato per ospitare spettacoli o concerti.

28 Giugno 2015