UniCittè. L’Università Italiana tra città e territorio nel XXI Secolo
Venerdì 14 giugno, alle ore 17:00, presso la sala conferenze del Liceo Classico Giuseppe Manno in via Carlo Alberto 92 ad Alghero, si terrà la presentazione della ricerca di Nicola Martinelli e Michelangelo Savino dal titolo ‘Università italiana tra città e territorio nel XXI Secolo. In generale il rapporto tra sedi universitarie e città è complesso e variabile: si va dalle piccole città in cui l’università è il fattore dominante, a grandi città in cui si aggiunge a molte altre attività e non muta di molto la composizione della popolazione, a città in cui l’Università è uno degli attori fondamentali nella ricerca e sviluppo e ha rapporti molto stretti con il mondo produttivo, a città in cui l’Università è un’azienda importante e un datore di lavoro primario nel settore terziario.
La localizzazione universitaria, sempre, produce effetti economici, sociali, culturali, urbanistici sulle città. Il rapporto città/università non è stato indagato in modo approfondito in Italia, sicché la ricerca di Nicola Martinelli e Michelangelo Savino “L’Università italiana tra città e territorio nel XXI Secolo” rappresenta un lavoro molto utile e offre molti spunti di riflessione. Verranno presentati anche alcuni dati e alcune elaborazioni sulla presenza di Architettura ad Alghero nel decennio scorso. La presentazione di questa prima fase della ricerca avviene in co-partecipazione fra il Comune di Alghero, assessorato alla Cultura, e il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero.
Parteciperanno all’incontro Nicola Martinelli del Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura (DICAR), Politecnico di Bari, Pietro Rovigatti, Professore aggregato di Urbanistica DA – ART, Dipartimento di Architettura, sezione Ambiente, Reti, Territorio, Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti Pescara, Michelangelo Savino Facoltà di Ingegneria, Università degli studi di Messina. Con gli Autori ne discutono Romina Caula, Arnaldo Cecchini, Francesco Indovina e Stefano Lubrano.