Valdo di Nolfo: ognuno si prenderà le sue responsabilità.Io ho la coscienza a posto.
Quello che è accaduto è un vero dramma per la cittá che ricadrà, come sempre succede, sulle spalle dei lavoratori, dei precari, di chi non arriva a fine mese, degli ultimi. A loro va ma mia più forte vicinanza e solidarietà. Penso in modo particolare (ma non solo) ai dipendenti della società “In House” (per la quale si stava concludendo il piano aziendale), agli addetti ai parcheggi (che stavano per raggiungere il sogno di essere tutti internalizzati nella macchina amministrativa), ma anche alle operatrici socio sanitarie delle cooperative che si occupano di assistenza per i disabili (per le quali si stava preparando l’agognato bando). E questi sono solo gli esempi più eclatanti.
Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità davanti alla città e agli algheresi, anche rispetto al mandato elettorale. Io ho la coscienza a posto, so di aver fatto sempre scelte coerenti e di averle fatte con la schiena dritta sapendo di dover rendere conto solo agli elettori. Ho cercato di sostenere con lealtà l’azione amministrativa del centrosinistra, pur consapevole degli evidenti limiti del sindaco Lubrano e di parte della sua giunta. Ma, insieme ad altri ho scelto di rispettare il mandato elettorale cercando di dare una mano nelle difficoltà. Altri hanno sempre messo i bastoni tra le ruote. Ho scelto il centrosinistra e a questo sono stato leale. Mai avrei potuto compiere un qualsiasi gesto politico insieme a quelli di “piazza dei Mercati”.
Quando 2 anni fa ho firmato le dimissioni di massa insieme all’Udc, un minuto dopo la consegna del documento notarile nelle mani del segretario generale dichiarai alla stampa che mai e poi mai avrei fatto alcun progetto politico con parti del centrodestra. Usai la metafora della seconda guerra mondiale: “siamo come l’URSS e gli USA alleati per battere il nazismo, ma da domani saremo di nuovo fermamente avversari”. Bene, ad oggi ancora non ho visto nessuna dichiarazione di questo tipo da parte dei firmatari dei centrosinistra, nemmeno da quelli che si autodefiniscono di sinistra.
Qualcuno invece dice che ci sono stati tavoli politici in questi giorni che riproducono il quadro nazionale delle larghe intese. Il grande inciucio in salsa catalana, il peggio del peggio insomma.
Sulle tempistiche c’è poi molto da dire, è chiaro che per chi ha sempre messo davanti l’interesse dei lavoratori e dei più deboli sarebbe stato l’ideale chiudere alcuni delicati iter amministrativi (In House, Assistenza ai Disabili, Parcheggi, Bando Nettezza Urbana ecc) prima di lasciare la palla al commissario. Perché tanta fretta? Forse perché la partita Lubrano andava chiusa prima del congresso nazionale del PD, che verosimilmente rimescolerà le carte, i ruoli e le correnti di potere anche in Sardegna? Insomma, il centrosinistra ad Alghero cade forse per ragioni “algheresi”, ma cade in questo esatto momento per ragioni “cagliaritane” che nulla hanno a che fare con i problemi della città.
In ultimo, penso di avere un solo merito in tutta questa vicenda, quello di aver voluto con forza quella che a detta di tutti, (utenti, associazioni del volontariato sociale, lavoratori e loro rappresentanze sindacali) è stata il miglior assessore ai servizi sociali degli ultimi 20 anni. Purtroppo la rivoluzione in quest’ambito è stata fermata troppo presto.