Valtellina, morì cadendo in un dirupo. Il fidanzato sardo fermato per omicidio
La procura di Sondrio ha indiziato Emanuele Casula, 18 anni, per l'omicidio di Veronica Balsamo, il cui corpo è stato ritrovato in un dirupo a fine agosto in Valtellina, e anche per il tentato omicidio di un uomo.
C’è una svolta nelle indagini sul caso di Veronica Balsamo, la ragazza di 23 anni morta a fine agosto dopo essere precipitata in un dirupo in Valtellina. La Procura di Sondrio ieri sera ha disposto l’arresto dell’unico indagato per omicidio, Emanuele Casula, il diciottenne fidanzato di origini sarde della giovane cameriera di Grosio (Sondrio). Secondo gli investigatori, il ragazzo avrebbe massacrato Veronica e avrebbe tentato di uccidere Gianmario Lucchini, il 35enne chierichetto colpito alla testa e in altre parti del corpo con un cacciavite la notte stessa in cui morì la 23 enne, a circa 200 metri dal rifugio di montagna nella quale venne poi rinvenuto lui in fin di vita e ancora oggi ricoverata in ospedale. La svolta sarebbe arrivata dagli esami tossicologici affidati ai periti che in questi giorni hanno consegnato i risultati ai magistrati. Casula, finora era indagato in stato di libertà solo per l’ipotesi di omicidio della donna, forse spinta nel dirupo nel corso di un litigio.
Il caso Balsamo. Era la mattina del 24 agosto quando Veronica Balsamo fu ritrovata senza vita, dopo essere precipitata in un dirupo. In un primo momento si era pensato che la giovane, uscita dall’auto del fidanzato col quale si era appartata, forse a causa del buio non si è accorta dello stretto margine esistente fra la vettura e il dirupo. Casula, impaurito, si era allontanato con l’auto a tutta la velocità. Il ragazzo ha sempre sostenuto di non ricordare nulla di quello che era successo e per diversi giorni è stato ricoverato in stato di choc. Ora la svolta, alla luce delle serrate indagini condotte dagli investigatori del colonnello Paolo Ferrarese.
Tratto da www.fanpage.it