“Verso sud”: da Monte Doglia alle Ande alla scoperta dei nuovi emigrati sardi
Arriva in libreria “Verso Sud”, il libro di Antonio Muglia e Salvatore Taras con le sue dieci storie di Sardegna in America Latina. Il volume sarà presentato giovedì 26 novembre alle 17 nella Biblioteca comunale di Sassari
Due giornalisti a caccia di emigrati sardi e un lungo viaggio “verso sud”, tra le coste incantevoli del Brasile, i quartieri sterminati attorno al Rio de La Plata e la sierra desertica del Perù. Un’avventura che ha portato due reporter sassaresi, Antonio Muglia e Salvatore Taras, a scorrazzare avanti e indietro per il Sudamerica, per scoprire la bandiera dei quattro mori sventolare nei luoghi più impensabili. Sono un’infinità i sardi di vecchia e nuova generazione incontrati: docenti, manager, chef e impresari. C’è persino chi è diventato una star televisiva.
Ne è venuto fuori un libro con dieci storie sulla nuova emigrazione, “Verso Sud, Storie di Sardegna in America Latina” edito dalla Edes di Sassari, sviluppato dall’associazione culturale Andire grazie al finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna, dell’Associazione sarda in Perù “Ulisse Usai” e del Circolo Sportivo Italiano di Lima. Un agile volume in stile reportage che racconta attraverso foto e articoli la vita di chi ha scelto di andare via dalla Sardegna, puntando la prua verso il Sudamerica.
Il progetto, che è patrocinato anche dai Circoli sardi del Brasile e dell’Argentina e dal Comune di Sassari, sarà presentato al pubblico giovedì 26 novembre a partire dalle 17 nella Biblioteca comunale di piazza Tola, a Sassari. Numerosi gli interventi in programma per la serata moderata dalla giornalista Antonella Brianda. Dopo i saluti del sindaco Nicola Sanna e dell’assessora alle Politiche culturali Raffaella Sau, interverranno la professoressa Bianca Biagi, economista regionale del Dipartimento di scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari, che da sempre si occupa di sviluppo locale e migrazione interregionale, il poeta e docente sassarese Mario Lucio Marras e l’editore Alberto Pinna della Edes. Per l’occasione ritornerà in Sardegna il decano degli emigrati sassaresi in Brasile, Natalino Demontis, partito da “la ziddai” nel lontano 1955.
Verso Sud propone dieci storie comuni, in alcuni casi sorprendenti: giovani e meno giovani provenienti da tutta l’Isola come l’insegnante di Guasila, lo chef di Ballao, il comunicatore di Orroli, il manager di Alghero, il biologo marino di Cagliari. C’è anche Gianni Nuvoli, impresario sassarese tra i fondatori del Vecchio Mulino che ha messo radici a Rio de Janeiro. E infine, un’undicesima storia speciale, quella di Natalino Demontis – tradotta anche in vernacolo turritano – esempio significativo della precedente generazione di migranti.
Tutti gli altri testi sono proposti bilingue in italiano e in sardo. Il libro, che ha la prefazione di Nicola Sanna, anch’egli figlio di emigrati, affronta così un tema tanto spinoso quanto attuale. Solo nel 2014, a causa della cronica mancanza di lavoro – come ha evidenziato il rapporto della Fondazione Migrantes – sono partiti dall’Isola 2.447 persone. Un numero che manifesta un trend di crescita costante. Non tutti finiscono a Londra o in Germania. Per molti di loro l’America Latina appare un’opportunità interessante quanto colma di inquietudini, una realtà dove rinascere e farsi una nuova vita, ma sempre con la Sardegna nel cuore.