Via al montaggio di “Culurzones”, l’ultimo film di Federico Lubino.
“Culurzones” è in mani sicure. Il film scritto dal giovane regista sassarese Federico Lubino, scomparso un anno fa a Roma in un drammatico incidente stradale, è già in avanzata fase di lavorazione. Finite nei giorni scorsi le riprese nelle campagne di Sassari, è iniziata la fase del montaggio. L’opera, vincitrice del concorso “Il cinema racconta il lavoro” indetto dall’Agenzia regionale del lavoro e dall’associazione Umanitaria, è nelle mani di Mirco Garrone, considerato uno dei migliori montatori cinematografici d’Italia, che ha lavorato tra gli altri con Daniele Lucchetti per “La nostra vita”, con Luca Zingaretti, Elio Germano, Isabella Ragonese, Raoul Bova e Stefania Montorsi.
Quella raccontata da “Culurzones” è la storia di Latifa, giovane ragazza marocchina, che in una calda mattina d’estate arriva nella casa di Michelina e Tonino, immersa nella campagna sassarese. Assunta per aiutare i due anziani coniugi, Latifa deve fare i conti con problemi imprevisti, che solo la presenza del piccolo Tommaso – il nipote dei suoi nuovi “datori di lavoro” – e la tenerezza di Tonino riusciranno a mitigare, stemperando le tensioni tra le due donne e aiutandole a mettere da parte la paura della diversità e del cambiamento per incontrarsi e darsi una mano. Una storia emozionante e delicata, che conferma la spiccata capacità di Federico Lubino di osservare e scandagliare la realtà, scegliendo la cinepresa per scrutare meglio il mondo e le sue incongruenze, caratterizzando la sua brevissima produzione con un fortissimo impegno sociale, nonostante la voluta leggerezza dei registri linguistici adottati.
Prodotto dalla Prometeus Produzioni di Matteo Iallonardi, il film sceneggiato da Federico Lubino con Camilla Buizza è stato affidato alla regia di Francesco Giusiani, giovane cineasta pisano. Di tutto rispetto anche il cast: oltre alla presenza di un attore del calibro e della notorietà di Carlo Delle Piane, hanno partecipato due delle più belle espressioni del cinema isolano, Lia Careddu e Maria Loi. Debutto nel mondo della celluloide per l’iraniana Maryan Khajet. Presenta anche il giovanissimo Joel Ganadu, dieci anni appena. Per la sua realizzazione, la casa di produzione ha messo in campo una troupe di professionisti che hanno aderito con grande entusiasmo al progetto. Oltre al regista e al produttore, hanno seguito tutta la fase delle riprese realizzate a Sassari l’aiuto regista Chiara Rap, la segretaria di edizione Sara Alessandrini, i direttori di produzione Nicoletta Cataldo e Lisa Riccardi, il direttore della fotografia Giuseppe Pignone, l’assistente operatore Sandro Chessa, l’aiuto operatore Paolo Risica, il capo macchinista Luca Papi, il capo elettricista Gabrio Contino, l’elettricista Giuseppe Chessa, il fonico Gianfranco Tortora, il microfonista Mariano Blanco, lo scenografo Davide Nataletti, il costumista Gio Maria Contini e il truccatore Angela Nappi.
Federico Lubino è morto il 26 luglio dello scorso anno. Per ricordarne le straordinarie doti umane e artistiche, la famiglia e gli amici hanno organizzato una serata commemorativa che andrà in scena il prossimo 26 luglio alle 21 al teatro comunale “Andrea Parodi” di Porto Torres. Saranno proiettati tutti i suoi cortometraggi, la cui visione sarà alternata dai contributi e dai ricordi di parenti, amici e conoscenti. A partire dai lavori realizzati con Sergio Scavio e l’associazione Aguaplano ai tempi del liceo sino a quelli girati tra Sassari, Barcellona e Roma durante e dopo l’Accademia “Act”, sarà una carrellata completa sulla carriera del giovane regista sassarese, il cui talento e la cui sensibilità dietro la cinepresa erano già emersi molto chiaramente.