Viaggio di studio in Catalogna
Dall’11 al 15 Luglio si è tenuto in Catalogna un viaggio di studio degli alunni del progetto FILS, mirante alla Formazione di Insegnanti della Lingua Sarda. La finalità di questa visita, organizzata dall’Università di Cagliari, in collaborazione con la Delegazione della Generalitat catalana ad Alghero, era quella di conoscere in modo approfondito come la Catalogna ha operato nel processo di “normativizzazione” della lingua (con uno standard scritto di riferimento) e di “normalizzazione” linguistica, per far sì che il catalano fosse “normale” nella società e nel territorio, specialmente in ambito scolastico, comunicativo e istituzionale.
Il viaggio, diretto da Diego Corraine (professore nel corso Fils) con la collaborazione di Joan Adell (Delegació de la Generalitat a l’Alguer, è iniziato a Girona, dove la delegazione formata da 46 maestri, professori, operatori linguistici, ha visitato il Centre de Normalització Lingüística de Girona, la cui la direttrice, Montserrat Mas, ha illustrato la funzione e le attività che vengono svolte nel Centro. Ha descritto, in particolar modo, i corsi di catalano per adulti e anche il programma di “Voluntariat per la llengua”.
A Barcellona, il giorno 12, il gruppo di visitatori ha iniziato il programma di visite al Palau Moja, presso la Rambla Catalunya, dove il vicedirettore di Politica linguistica del governo catalano, Josep Santamaria, ha illustrato ai presenti la politica linguistica della Generalitat, specialmente le politiche che mirano a rafforzare l’uso della lingua catalana in tutti gli ambiti della società e la disponibilità di prodotti e servizi in catalano.
In seguito il gruppo si è trasferito a l’Institut d’Estudis Catalans (IEC), dove è stato ricevuto dal Presidente e dal Segretario della Sezione Filologica dello IEC, i signori Isidor Marí e Ramon Sistac. La Sezione Filologica ha la funzione di accademia della lingua catalana, dunque comprende lo studio scientifico della lingua, l’istituzione della normativa scientifica e il controllo del processo di applicazione di questa normativa nell’ambito che la riguarda: i territori di lingua e cultura catalana.
Al pomeriggio, il gruppo ha visitato la Televisió de Catalunya (TV3), ricevuto da Ernest Argelès e Oriol Camps, dei Serveis Lingüístics de la Corporació Catalana de Ràdio i Televisió. Successivamente alla visita agli studi televisivi di produzione e emissione, gli esperti catalani hanno spiegato al gruppo sardo quale è il modello di lingua impiegato nella televisione e nella radio pubblica di Catalogna e qual è la funzione fondamentale che hanno avuto i mezzi di comunicazione di massa nella normalizzazione linguistica del catalano, quindi la strada che questa lingua ha fatto per essere “normale” nella società.
Il giorno 13 è iniziato con una visita al Departament d’Ensenyament de la Generalitat de Catalunya, dove Pilar Calvet e Pere Mayans, esperti del Dipartimento, hanno illustrato come è strutturato il sistema educativo catalano di “immersione”, mettendo in luce in modo particolare il processo storico di introduzione del catalano come lingua principale e veicolare del sistema educativo della Catalogna, che ha consentito di garantire la coesione sociale negli ultimi anni. Poi, durante la stessa mattina, il gruppo Fils ha visitato TermCat, che è il centro di terminologia della lingua catalana, che ha come obiettivo lo sviluppo e l’integrazione nel catalano di terminologia nei settori specializzati e nella società, mediante la creazione continua di strumenti e mezzi innovativi e di qualità. Gli esperti del TermCat hanno spiegato che la loro attività opera entro il processo di normalizzazione della lingua catalana, in un contesto globale determinato dalla società della conoscenza, la diversità e il multilinguismo. La giornata si è conclusa, il pomeriggio, con la visita a Vilaweb un quotidiano digitale in catalano. Il direttore, Vicent Partal, ha illustrato il funzionamento di VILAWEB e ha parlato anche della funzione della tecnologia e specialmente di internet nella normalizzazione (dunque, la diffusione normale in ogni luogo e utilizzo) della lingua catalana.
Vista anche la reazione positiva del gruppo Fils, si può asserire che il risultato del viaggio è positivo, poiché mette in luce come la lingua catalana ha fatto passi da gigante, che non si sarebbero potuti immaginare 40 anni fa, dopo la caduta del franchismo. Un esempio di come la volontà popolare, espressa da una classe politica intelligente che, in maniera trasversale, ha saputo porre in opera una politica linguistica di grande importanza che assicura una presenza quasi totale del catalano in ogni ambito e utilizzo, nella società e nel territorio. Nonostante il risultato catalano appaia difficile da ottenere da lingue come il sardo, che muove solo i primi passi verso l’ufficialità, ciò che i partecipanti al viaggio di studio FILS hanno potuto acquisire dal modello catalano è il metodo e la maniera di operare dei Catalani: il processo di immersione linguistica nella scuola, l’uso pervasivo della lingua, in tutti i settori, unito alla capacità di studiare, preparare e realizzare soluzioni concrete e moderne, alla disciplina, alla coerenza e perseveranza in difesa e applicazione di un modello unitario di scrittura, che ha consentito un quasi miracolo linguistico.