Vietata la benedizione dell’asilo di Tertenia. Marcello Orrù plaude l’operato del parroco

Marcello Orrù, Consigliere Regionale e segretario nazionale Movimento Cristiano - Forza Popolare, scrive alla dirigente scolastica Antonella Trabalza: "Non si cancellano le nostre trazadizioni in difesa della laicità".

Ha destato in me molta sopresa apprendere della sua volontà di non consentire al parroco di Tertenia la benedizione del nuovo asilo comunale e ritengo che abbia fatto benissimo il sacerdote a benedire ugualmente la nuova scuola. A mio parere la sua, cara professoressa, costituisce una decisione grave e sbagliata che segue la scia di altre scelte similari fatte da alcuni presidi  che hanno vietato il presepe o il precetto pasquale a scuola.

Viene dato un messaggio sbagliato innanzitutto agli stessi studenti che sono cosi indotti ad una errata percezione dell’inutilità della religione nella società per difendere una falsa idea di libertà.  Si tratta di decisioni gravi, sbagliate e dannose per le giovani generazioni. Il nostro Paese sta vivendo un periodo molto complesso e per tante famiglie colpite dalla perdita del lavoro e dalla crisi che non accenna a finire, la benedizione di un istituto scolastico di nuova costruzione, costituisce senz’altro un momento di serenità e speranza, un segno positivo che lei non ha alcun diritto di vietare.

Io ritengo che spetti solo alle famiglie ma anche alla Scuola intesa come Istituzione nazionale che contribuisce alla crescita e alla trasmissione dei valori ai nostri figli, trasmettere  valori come l’identità nazionale, l’orgoglio per le tradizioni culturali e storiche del nostro Paese. Negli ultimi anni da più parti sono giunte iniziative che hanno mirato a sminuire il valore delle feste religiose, accompagnate da incomprensibili proposte di togliere nelle scuole ogni simbolo religioso, dal crocifisso al presepe. A Tertenia ora la sua decisione di impedire la  benedizione a causa di una falsa idea di laicità. Lo ritengo un grosso errore.

Io ritengo invece che sia indispensabile , a maggior ragione in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, rafforzare nelle scuole il significato di certe tradizioni e usanze religiose,   esse sono  simbolo di forti valori tradizionali e di ideali che rafforzano le radici cristiane della nostra cultura.  Le tradizioni e l’identità culturale di un popolo sono fondamentali perché senza ricordare, rispettare e vivere le nostre tradizioni e la nostra identità nazionale viene davvero difficile comprendere le identità di chi ha valori e culture differenti dalla nostra.

Ecco perché la scuola dovrebbe riflettere bene su una decisione che assume da un punto di vista mediatico un significato e un’eco molto più grande di quello che forse si è voluto attribuire: sarebbe opportuno che lei chiedesse scusa ai genitori ma sopratutto ai bambini.

E’  un periodo in cui da più parti, Europa in primis,  si assiste ad un tentativo di distruggere le identità dei popoli a cominciare da quelli legati alla Tradizione e alle nostre radici cristiane.  Coraggio professoressa, un parroco che entra in un asilo per una benedizione non può che costituire un messaggio positivo per le giovani generazioni. Non sia faziosa, chieda scusa e ci ripensi”.

Marcello Orrù

22 Ottobre 2016