Villanova Monteleone: a Su Palatu la mostra fotografica Sinnos
Toto Porcu, avvocato con l'hobby della fotografia, esporrà dal 10 aprile sino al 2 giugno presso la scuola Museo di Su Palatu un ventaglio di novanta scatti che rivelano la quotidianeità, l'arte e i riti delle genti prenuragiche.
Toto Porcu, avvocato con l’hobby della fotografia e molta curiosità per la vita, dopo aver regalato preziose mostre fotografiche sul mare «Infinito vivente» conquistando con l’Associazione Acquamarina riconoscimenti internazionali, dal 10 aprile sino al 2 giugno presenterà presso la scuola Museo di Su Palatudi Villanova Monteleone, un ventaglio di novanta scatti che rivelano la quotidianeità, l’arte, i riti delle genti prenuragiche. La mostra nasce dalla selezione di migliaia di scatti, ed è sostenuta e incoraggiata dal professore emerito Ercole Contu che l’ha definita «monumentale e di eccezionale valore», tanto che sul tema: “Segni e significati dell’arte in Sardegna prima dei Nuraghi” se ne parlerà il prossimo 10 aprile , alle 17,30 nella sala della scuola Su Palatu.
Contu è il signore dell’archeologia il mentore del quale l’avvocato Porcu ha seguito per anni le orme ripercorrendole e fermando le immagini su quanto Contu scopriva e scoprendo, casualmente, piccoli Sinnos sfuggiti all’occhio esperto, segni a volte rivelatori. Una passione lontana, quella del penalista che ama la solitudine, i silenzi e le luci filtrate degli abissi così come quelli polverosi che si infilano nelle grotte che sanno di terra umida ed emozionano perchè trasmettono ancora aliti di vita. Il percorso è ambientato per domus de janas, dolmen e menhir scorrazzando per tutta la Sardegna, da Pimentel a Monte d’Accoddi e oggi Toto Porcu sente il bisogno di condividere, offrire ancora una volta soprattutto ai giovani un’occasione di riflessione soffermandosi sulle genti che hanno calpestato e rispettato la loro terra 6000-1800 anni A.C. . Ecco che nel grande spazio c’è il mondo preistorico della Sardegna con le sue espressioni di arte, di culto, la quotidianeità e la cura per i morti. Un mondo che non ha conosciuto a lungo contaminazioni perchè il Dna dell’uomo, in ogni era, porta un comun denominatore che si esprime con gli stessi segni. E quei segni appartengono magicamente a tutti, come se un’idea potesse bucare gli orizzonti, attraversandoli.
«Spesso gli studiosi hanno avuto la tentazione di spiegare il mondo preistorico della Sardegna riferendosi ad altro, niente di più errato – spiega il professor Ercole Contu – la Sardegna ha una sua precisa identità e ha sviluppato qualcosa degno di nota, anche prima dei nuraghi, in ambito locale, mediterraneo e mondiale». Così questa mostra aprirà un’altra porticina sul nostro passato. Ci sarà tempo anche per parlare della Necropoli di Puttu Codinu a Villanova Monteleone la relazione sarà presentata dalla Dott.ssa Gabriella Gasperetti della Soprintendenza per i beni archeologici di Sassari. La mostra fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Villanova Monteleone e l’Assessorato alla Cultura che ne hanno percepito la valenza didattica e culturale; verrà realizzata dalla RM management di Alghero con la collaborazione della Ati Monte Baranta e A S’Andira che curerà le visite guidate (prenotando al n. tel. 3939666611/328/9226392), sarà visitabile venerdì, sabato e domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30. L’inaugurazione sarà giovedi 10 aprile alle ore 18.00 presso la sala conferenze “Angelo Diez” Su Palatu. Interverranno: Dott. Quirico Meloni (Sindaco di Villanova Monteleone) Avv. Toto Porcu (Autore della mostra) D.ssa Gabriella Gasperetti (Soprintendenza per i beni Archeologici di Sassari e Nuoro.