Vincenzo Corrias si dimette e lascia la Lega
Era il commissario provinciale del partito
“Aver ricoperto, seppure per un solo anno, l’incarico di Commissario Provinciale della Lega di Sassari sicuramente ha rappresentato per me un’opportunità alquanto sfidante e ringrazio tutti coloro che hanno consentito ciò”. Così Vincenzo Corrias annuncia le proprie dimissioni da commissario provinciale della Lega ma anche il suo addio al partito.
“Per comprendere le motivazioni che inducono qualcuno a lasciare, occorre comprendere prima di tutto le ragioni dell’esserci stato. La mia adesione al Partito fu un’adesione non priva di riserve derivanti dalla condizione della Lega in termini di immagine e consenso a causa di una serie di fattori negativi in chiave squisitamente locale, condizione poi certificata dal risultato elettorale non esaltante. A tutto questo, però faceva da contraltare la mia convinzione che questa condizione paradossalmente avrebbe favorito un deciso rinnovamento nel segno di una discontinuità con il recente passato, nell’organizzazione e nei metodi di comunicazione con i media e le comunità territoriali. In buona sostanza una ripartenza che, come tutti gli inizi, lasciava ben sperare in termini di crescita generale, affermazione personale, credibilità. Quindi un impegno, sulla carta, interessante” scrive Corrias.
“Certo, a parziale giustificazione le scadenze elettorali intervenute non hanno lasciato molto spazio alle riflessioni interne. In ogni caso e di fronte a prospettive incerte non ho più trovato gli stimoli necessari. Resto, per mia storia politica, profondamente anticomunista, ma visceralmente antifascista, convintamente democratico, rispettoso verso qualunque condizione personale, seppure sostenitore della famiglia tradizionale nella identificazione con la famiglia naturale. Assolutamente favorevole all’integrazione ma nel rispetto di chi accoglie e di chi è accolto con un solo faro: la legalità per tutto e per tutti”.
“Con queste premesse, concludendo, lascio la Lega rassegnando le dimissioni da Commissario Provinciale e da iscritto, ringrazio comunque il Partito per l’opportunità riservatami, ma, come si suol dire, “non ci siamo presi”, può accadere, questo, però non fa venir meno li mio rispetto verso chi continuerà a farne parte. Lascio degli amici ai quali va il mio augurio di buon proseguimento più sincero nell’auspicio che il loro sacrificio, il loro impegno sia in qualche modo ripagato nei termini che essi si attendono” conclude l’ormai ex commissario provinciale del Carroccio.