Violenza sulle donne: dal 19 al 26 settimana di sensibilizzazione
La violenza sulle donne è violenza di genere con considerevoli conseguenze psichiche, psicosociali e sul piano della salute, con ricadute sul sistema sanitario e sul mercato del lavoro e rappresenta una piaga sociale che conta numeri preoccupanti sia su scala nazionale che regionale. Ē questo l’allarme lanciato questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione della “Settimana di sensibilizzazione e informazione sulla violenza di genere e minori” alla quale hanno preso parte l’assessore regionale della Sanitá, Simona De Francisci e i rappresentanti delle associazioni ‘Progetto Donna Ceteris’ e ‘Lions Sardegna’. Durante la conferenza è emersa la stretta collaborazione tra le istituzioni, a tutti i livelli, per combattere questo fenomeno, istituzioni che stanno lavorando in sinergia per offrire un’offerta concreta di sostegno e di servizi di accoglienza al fine di indurre molte donne a emergere dal sommerso, e combattere la spirale di violenza che nella gran parte dei casi avviene ad opera degli stessi partner, di persone conosciute, in luoghi familiari e non.
L’ASSESSORE DELLA SANITÁ DE FRANCISCI nel portare i saluti del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha voluto sottolineare il grande impegno dell’Esecutivo nella lotta a questo fenomeno non solo tramite il sostegno alle associazioni e ai centri antiviolenza, ma anche con un’azione che ha potuto mettere in campo ingenti risorse finanziarie, sei milioni dal 2009 a oggi. Nei confronti di questa violenza la sanità e il sociale possono e devono mettere in campo tutte le strategie possibili per aiutare l’emersione del fenomeno e al contempo il suo contenimento, ha aggiunto nel suo intervento l’assessore De Francisci.
Il ruolo della Regione è in perfetta linea di continuità con le azioni di lotta al grave fenomeno della violenza di genere e, in particolare, quello sulle donne e sui minori – ha ricordato l’esponente dell’Esecutivo – a partire dalla legge 8 che detta “Norme per l’istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per donne vittime di violenza”. La Giunta Cappellacci ha messo in campo in questi anni, una strategia concreta volta a proseguire questo percorso che nel 2011 ha visto la firma di un protocollo d’Intesa, siglato con l’Associazione donna Ceteris e i Centri antiviolenza Regionali, per azioni di rete integrate sul territorio nazionale e che coinvolge anche le Asl, le procure, i tribunali, le forze dell’ordine per una rete di sostegno e supporto alle donne che ha permesso di creare un sistema di protezione intorno alle vittime, ha ricordato l’assessore De Francisci.
ALCUNI DATI In Sardegna, negli ultimi tre anni, il numero complessivo di donne che si sono rivolte ai servizi antiviolenza è di 2.089 mentre il numero complessivo dei minori che hanno accompagnato le madri si attesta a 451. Dall’analisi dei dati risulta che il numero delle donne ospitate presso le Case di accoglienza è di 199 mentre quello dei minori ospitati con le madri è 196, mentre i soli centri antiviolenza hanno accolto 1890 vittime.
LA SETTIMANA SULLA VIOLENZA DI GENERE E MINORI che si svolgerà dal 19 al 26 novembre vedrà coinvolti anche quest’anno tutti i centri della Regione per rilanciare le azioni che riguardano progetti finalizzati ad accrescere il numero, l’offerta e l’efficacia dei servizi rivolti alle vittime di violenza di genere e stalking e ai lori figli minori, nonché l’aumento del loro livello di copertura del territorio. Slogan della manifestazione quest’anno sarà ‘Dall’abuso ai minori alla violenza sulle donne combattiamo il silenzio’, e prevede gazebo informativi, serate di musica, seminari informativi e in particolare verrà trasmesso sui monitor degli autobus un video di sensibilizzazione. La settimana per la sensibilizzazione e l’informazione culminerà il 25 novembre quando verrà celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, data stabilita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999. Scopo della campagna è l’eliminazione di tutte le forme di violenza sulle donne attraverso: il riconoscimento a livello internazionale, regionale e locale della violenza di genere come violazione dei diritti umani; il rafforzamento delle attività a livello locale; la creazione di spazi di discussione per l’adozione di strategie condivise ed efficaci in materia; dimostrazioni di solidarietà con le vittime di queste violenze e la sensibilizzazione affinché vengano adottati provvedimenti concreti per l’eliminazione di questo tipo di violenze.