Vomito e diarrea in sala durante “50 sfumature di grigio”, cinema evacuato

È successo a Milton Keynes, a nord di Londra, dove una ragazza ha perso il controllo di ogni funzione del suo corpo, provocando disgusto e disordini in sala. Cinema evacuato e spettatori in rivolta: "Vogliamo il rimborso".

Ne abbiamo sentite davvero tante su “Cinquanta sfumature di grigio” ed i suoi effetti collaterali. Atti osceni, litigi e risse al cinema, ferimenti e stupri, ma quello che è accaduto a Milton Keynes, città del Regno Unito posta a nord-ovest di Londra, vince il premio, che istituiamo adesso, “Stranezza dell’anno legata a 50 sfumature”. E dunque una “povera” spettatrice in sala nel guardare le imprese di Jamie Dornan nella stanza dei giochi, ha letteralmente perso il controllo delle funzioni del suo corpo, ha prima vomitato e, successivamente, si è lasciata scappare la pipì e, sic!, la pupù in sala, davanti agli occhi sbigottiti dei presenti.

Tutto vero. La notizia la batte il quotidiano locale “Milton Keynes Citizen” ed in poche ore la riprende tutto il mondo. Le contromisure in sala sono state repentine ed il cinema è stato subito evacuato. La donna ha successivamente riferito di essere leggermente ubriaca, situazione che avrebbe favorito la perdita di tutti i fluidi corporei. Sul posto sono intervenuti i paramedici che non hanno ravvisato nessun problema particolare, imputando alla donna uno scellerato comportamento negligente ed irresponsabile. Un testimone ha commentato:

«Ha perso il controllo di tutto il suo corpo e in sala è salita una puzza atroce. Ci aspettavamo di vedere Anastasia bendata e imbavagliata da Christian Grey, alla fine il bavaglio ce lo siamo messi noi per la puzza».

Mentre è ancora da verificare se la donna possa essere perseguibile dal punto di vista penale, il proprietario del multisala ha intenzione di denunciarla alle autorità competenti, mentre i presenti a questa assurda e disgustosa serata al CineWorld di Milton Keynes, hanno chiesto il rimborso del biglietto.

Tratto da www.fanpage.it ©

Gennaro Marco Duello, 2 Marzo 2015