Conoci su Meta: eletto il cda, esclusi gli imprenditori
“La Fondazione Meta è diventata l’oggetto di una contrapposizione politica, interna alla maggioranza e ampiamente sottolineata dalla opposizione, della quale avremmo tutti volentieri fatto a meno. Tuttavia le incertezze della maggioranza su un atto tanto semplice quanto indispensabile, come la nomina di un cda, non poteva non essere sottolineato, e non per svolgere il ruolo di opposizione fine a se stessa, ma perché la reale inattività o ritardo nella programmazione delle attività della fondazione determinerà inevitabili ricadute negative sul principale motore economico della nostra economia, il turismo.
Bisogna sottolineare l’impegno che comunque è stato posto in questo periodo, fra mille difficoltà, dai collaboratori della fondazione che ha comunque consentito di svolgere funzioni essenziali che non potevano essere interrotte. Oggi, finalmente, anche se non senza polemiche e perplessità all’interno della maggioranza e qualche fondato dubbio sulla legittimità stessa della composizione, è stato definito il cda di Meta rispetto al quale la indicazione a presidente della giornalista Paola Saluzzi ha fatto passare inosservato, da parte di tutti, un elemento gravissimo.
Infatti sulla Saluzzi si potrà essere d’accordo o meno ma l’efficacia promozionale che avrà la sua nomina potrebbe anche avere risvolti positivi. Evidentemente non è un presidente operativo che si occuperà della gestione quotidiana, ma potrebbe essere un presidente di immagine in grado di avere relazioni positive al di fuori della nostra città. Naturalmente se la nomina della Saluzzi fosse, come sembra, solo un pò di vernice fresca su una casa che sta crollando servirebbe solo a rinviare i problemi della maggioranza e a far fuggire dopo
poco tempo la neo presidente.Il giudizio si potrà dare in seguito.
Il fatto grave invece consiste nell’aver escluso completamente dal cda di Meta la rappresentanza dei nostri imprenditori turistici e degli altri comparti che con l’attività di programmazione turistica interagiscono ormai stabilmente come i nostri commercianti ed artigiani. Meta è nata anche perché fosse il luogo nel quale il comune ed i privati insieme programmassero e realizzassero la promozione e l’accoglienza della città. Il luogo nel quale ci fosse il reale coinvolgimento nelle responsabilità e nelle scelte che riguardano il turismo e la cultura, quindi le nostre principali risorse di sviluppo. L’aver escluso i nostri imprenditori, rappresentati nel precedente cda dal presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, è un passo indietro grave e preoccupante che sottolinea come spesso parlare di partecipazione e praticare la partecipazione siano due cose diverse. Su questo tema sembra che la maggioranza abbia intrapreso la via degli slogan senza nessuna pratica concreta.
La presidenza avrebbe potuto essere affidata infatti ad un rappresentate del nostro mondo imprenditoriale o culturale che avesse radici, conoscenze e sensibilità legate alla città. Ma, tuttavia, se la Saluzzi fosse stata affiancata da un rappresentante del nostro comparto economico del turismo e/o da una rappresentanza del mondo del nostro associazionismo culturale la sua funzione avrebbe forse avuto comunque un senso compiuto. Così, invece, quello che si è computo è la mortificazione dei nostri imprenditori e del nostro mondo culturale esclusi entrambi dalla partecipazione, attiva e responsabile, nell’amministrazione della propria città in un
comparto vitale per l’economia e per la valorizzazione culturale. Una scelta miope che va contro i propositi di apertura e di partecipazione, a questo punto solo di facciata, che la maggioranza aveva promesso alla città”.