Il WWF chiede al Governo di impugnare la Legge sul Turismo
Preoccupazione per l'articolo 15. Associazione ambientalista pronta a rivolgersi anche al TAR
Il Wwf esprime grande preoccupazione per l’art.15 contenuto nella nuova legge sul turismo che potrebbe portare a realizzare anche nella fascia dei 300 metri dalla battigia e, in aree paesaggistiche di rilievo, ulteriori volumetrie. Visto il rischio concreto, manifestiamo grande appezzamento per l’azione intrapresa dal Soprintendente al Paesaggio Fausto Martino che denuncia la mancata co-pianificazione da parte della regione Sarda con il Ministero competente e chiede il ricorso del Governo alla Corte Costituzionale per verificarne la legittimità. Questo quanto si legge in una nota diffusa dall’associazione ambientalista.
“Anche in questo caso la Sardegna – ha dichiarato Carmelo Spada delegato Wwf per la Sardegna – si distingue per scelte pianificatorie discutibili e non condivisibili come già rimarcato dalla nostra associazione in merito al DDL Urbanistica che nel suo complesso, anche con eventuali modifiche, sarebbe comunque un pessimo strumento di governo del territorio. Nello specifico della una nuova legge sul turismo – ha continuato il delegato Wwf per la Sardegna – ,in merito ai campeggi, va ricordato che essi spesso sono ubicati in aree di grande bellezza paesaggistica della Sardegna, pertanto consentire il posizionamento di casette prefabbricate, pari al 35 per cento della capacità ricettiva di ogni singola struttura è davvero incredibile e inaccettabile.
Anche il Wwf chiederà al Governo di impugnare la legge sul turismo della regione Sardegna come già richiesto dal Soprintendente al Paesaggio Fausto Martino che teme possano sorgere agglomerati edilizi privi di ogni qualità in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale. Se il governo nazionale non dovesse intervenire, valuteremo la possibilità, in presenza di singoli provvedimenti concessori, di impugnarli presso il Tribunale Amministrativo della Sardegna. “Siamo convinti che qualsiasi deroga alla tutela ambientale e paesaggistica che possa riversare ulteriori volumi edilizi, siano essi di cemento o di prefabbricati di legno, sulle coste determina un nuovo e inutile consumo di territorio costiero che compromette una risorsa strategica per le generazioni future,” ha concluso il delegato Wwf per la Sardegna.