Wwf: «crudele mattanza di mucche»

L'associazione ambientalista contesta i modi e chiede verifiche sull'abbattimento di diversi bovini abbandonati al pascolo brado

In un comunicato stampa l’associazione ambientalista del Wwf si dice seriamente preoccupata sulla possibile crudele e inutile mattanza di mucche nelle campagne di Palau, svolta dall’amministrazione comunale per pubblica incolumità.

Il Wwf non si occupa espressamente della vita animale domestica ma di quella selvaggia e si mobilita per la sua tutela, tuttavia ritiene che l’uomo debba vivere nel rispetto di tutte le forme di vita animale e vegetale che lo circondano. Pertanto, se venissero confermate le immagini diffuse sul web in relazione al “prelievo selettivo” per pubblica incolumità nel territorio comunale di Palau si configurerebbe come un’efferata, crudele e inutile mattanza di mucche; pertanto sarebbe doveroso manifestare tutto lo sconcerto per l’inutile crudeltà perpetrata nei confronti degli animali che – dopo la morte del proprietario umano – sono rimasti abbandonati per circa vent’anni al pascolo brado.

Se fosse vero che questi animali vaganti rappresentino un pericolo per la pubblica incolumità è pur vero che la situazione ha una lontana origine e che la soluzione, oggi, deve avere ben altro epilogo rispetto a quanto sarebbe accaduto nei giorni scorsi in località Coluccia. L’ordinanza n. 3 del 16/4/2015 del sindaco di Palau prevede, tra l’altro, l’abbattimento dei capi, nei giorni feriali e nella fascia oraria 18/24, di concerto con il servizio veterinario, l’interramento delle carcasse degli animali dopo gli accertamenti sanitari a cura del personale veterinario della ASL di Olbia.

Il Wwf ritiene prioritariamente che – per ricostruire i fatti e l’attribuzione delle responsabilità – gli ispettori del servizio veterinario della ASL di Olbia debbano accertare quali siano state le modalità di abbattimento, se siano stati effettuati gli accertamenti sanitari e se le carcasse degli animali abbattuti siano state smaltite in siti autorizzati e con le modalità stabilite dalle norme sanitarie vigenti. Il Wwf resta in attesa di precise risposte senza che si assista allo scarica barile delle responsabilità. 

L.P., 30 Aprile 2015