Wwf: eliminare i cassonetti nel Parco di Porto Conte
L'associazione ambientalista, in relazione al nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti che il comune di Alghero sta definendo, rivolge una serie di proposte al Commissario straordinario Antonello Scano.
Il Wwf rivolge una serie di proposte al Commissario straordinario Antonello Scano in relazione al nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti che il comune di Alghero sta definendo. Nella nota, inviata anche al Direttore del Parco regionale di Porto Conte Vittorio Gazale e al comandante della Polizia locale Guido Calzia, viene evidenziato che nel corso di diversi mesi l’associazione ambientalista ha condotto il monitoraggio delle discariche che si formano nei pressi dei cassonetti dislocati nel territorio del Parco regionale di Porto Conte.
“Il monitoraggio è stato effettuato in particolare lungo la SP 55, il parco di Sant’imbenia e il piazzale per le grotte di Nettuno nel promontorio di Capo Caccia” – ha dichiarato Carmelo Spada presidente del Wwf Alghero. “Il rilevamento della situazione ha indotto il Wwf ad effettuare diverse segnalazioni alle Istituzione locali e alla Procura delle Repubblica. La situazione, nel corso dei mesi non cambia significativamente ed è inaccettabile in qualsiasi parte del territorio, ancor di più all’interno del parco naturale di Porto Conte” – ha continuato l’esponente ambientalista. “La foto scattata qualche giorno fa nel parco di Sant’Imbenia conferma i dati già rilevati nei mesi precedenti”.
“Il Wwf considerato quanto documentato attraverso un dossier fotografico, ritiene opportuno che nell’ambito del nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che si andrà a definire, si debba prevedere l’eliminazione dei cassonetti nel territorio del Parco regionale di Porto Conte con un’eventuale predisposizione (qualora necessario), nei pressi di contesti antropizzati, di aree rigorosamente presidiate e sorvegliate. L’associazione – conlclude l’esponente del Wwf – ritiene fondamentale, per il mantenimento della qualità del territorio, il coinvolgimento dei residenti delle borgate che sono le prime <<sentinelle>> dell’ambiente da mettere in stretto contatto di proficua collaborazione con la Polizia locale e le Guardie Forestali nella prevenzione e repressione dei reati ambientali”.