Zanzara Tigre, in Sardegna un aumento del 50% a giugno
Questo insetto particolarmente molesto può trasmettere il virus della Chikungunya con sintomi come febbre acuta, cefalea, nausea, vomito e dolori articolari acuti e in alcuni casi anche eruzioni cutanee pruriginose
Ormai è un classico: arriva l’estate e come ogni anno irrompe prepotente la segnalazione dell’aumento della presenza di zanzara tigre. Nel solo mese di giugno l’incremento in Sardegna di questa specie si aggira intono ad un + 48% rispetto allo scorso anno, le zone che risultano maggiormente colpite sono quelle della provincia di Cagliari e di Oristano, mentre la parte settentrionale sembrerebbe ancora “graziata” da un’eventuale invasione. Sul web sono nati diversi portali che si sono assunti il compito di tenere sotto controllo il fenomeno, fornendo un vero e proprio “indice di infestazione e diffusione delle zanzare sul tutto il territorio italiano, con particolare attenzione e approfondimenti proprio sulla zanzara tigre. Insediatasi in Italia una decina di anni fa in arrivo dal sudest asiatico, la zanzara tigre si è ben adattata ai nostri habitat, colonizzandoli quasi completamente. Il primo avvistamento di questa specie è stato registrato a metà degli anni ’90 a Genova, in un deposito di pneumatici usati importati e scaricati nella zona portuale. Si tratta di un insetto molto aggressivo che punge soprattutto nelle ore più fresche della giornata, al mattino presto e al tramonto. La massima densità numerica della popolazione adulta di Zanzara Tigre si osserva generalmente tra metà agosto e metà settembre