Zedda: replica alle polemiche sul Collegato alla Finanziaria
“Lascia quantomeno perplessi constatare che l’opposizione di centro sinistra che fa, o forse faceva dei diritti dei lavoratori una delle proprie bandiere, si lanci oggi in attacchi pretestuosi e gratuiti contro alcune fasce dei dipendenti regionali. In particolare, parte delle risorse di Sardegna Promozione erano infatti destinate agli stipendi. Nelle attività che si intendono sostenere con il finanziamento dell’ente ci sono le squadre che tengono alto il nome della Sardegna come Cagliari Calcio e Dinamo Sassari, ci sono le grandi manifestazioni internazionali sportive come rally, Fed Cup di tennis e motomondiale di motocross solo per fare alcuni esempi.
Non ci sono né amici, né tantomeno amici degli amici, ma esclusivamente una promozione mirata e attenta al rilancio della nostra isola. Se poi, gli amici degli amici sono i sindaci dei comuni della Sardegna, le imprese del settore turistico, la Borsa Internazionale del turismo attivo, quella del turismo religioso, allora siamo disposti a prenderci il triplo delle critiche. Puntiamo a una immagine unitaria della Sardegna, a valorizzare i prodotti dell’artigianato tipico tradizione e artistico, a supportare i processi di internazionalizzazione delle imprese, a sostenere i programmi di marketing territoriale, di esportazione e penetrazione dei prodotti sardi nei mercati esterni e a favorire l’attrazione degli investimenti in Sardegna”. E’ quanto sottolinea l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, replicando alle polemiche dell’opposizione sul Collegato alla Finanziaria.
“Per quanto concerne la continuità aerea – prosegue Alessandra Zedda – i venti milioni previsti verranno indirizzati alla destagionalizzazione dei collegamenti aerei così da sostenere un programma di ampliamento dei flussi turistici incentivandoli per tutto l’anno. La continuità marittima procede con i cinque milioni approvati in finanziaria per la Flotta sarda. Una destagionalizzazione che evidentemente la sinistra dimostra di volere solo a parole, tralasciando nella realtà le esigenze e le istanze del tessuto economico sardo”.